Maurizio Sacchini

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Maurizio SACCHINI è nato ad Ancarano (TE), ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Ascoli Piceno, partecipa a collettive ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto (AP) Teramo, fino ad arrivare alla sua prima personale: “365 Giorni” nel 1988. 1988--- Partecipazione alla “Mostra di Artigianato “Abruzzese“ presso il Centro Congressi. 1989--- Personale Scuola Elementare. Personale Azienda di Soggiorno. Personale Ass. Naz. Marinai d’Italia. 1990--- Personale studio “Art & Design”. Partecipazione “ Premio Arte” rivista Arte Mondatori. 1991--- Personale Circolo degli Anziani. Personale “1^ edizione Mostra mercato dell’Artigianato”. 1992--- Personale Galleria “Vicolo Quartirolo” Arte Spazio Dieci. Partecipazione “Premio Italia” Budapest, Stoccolma, New York – Rivista “Art Leader”. 1^ “Biennale d’Arte Contemporanea Giallo Oltremare”. Personale Art Box – 5^ Mostra Mercato d’Arte Moderna. Vincitore del Premio Italia 1992. E.I.A.C. Esposizione Internazionale Artisti Contemporanei. Collabora alla redazione della rivista di arte, architettura, informazione design e cultura: ART LEADER Ed. Massacesi. 1993--- Collettiva Galleria De Lucarte. Personale Art & Design Gallery. Personale Art Box – 6^ Mostra Mercato d’Arte Moderna. Collettiva “First and Word” – Forte Spagnolo Sopraintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici e Storici per l’Abruzzo. Collettiva “ Arte a Parte”. 1994--- MIART Parco Esposizioni di Novereto (MI) Expo Arte Fiera Internazionale d’Arte Fiera Internazionale di Arte Contemporanea – Fiera del Levante di Bari. ARTISSIMA Fiera d’Arte moderna e contemporanea Lingotto fiera Torino. Arte Fiera di Padova Mostra Mercato d’Arte Contemporanea 95/97-- Collabora alla redazione della rivista di arte, cultura e finanza “ART and WORDS” Ed. Bingi. 1998--- Personale “1988-98 Ten years after” Art & Design Gallery. 1999--- ETRURIA ARTE 10^ Mostra mercato d’arte contemporanea.

RECENSIONI

Giovanni Prosperi Sacchini attende, guarda verso l''alto e non è timidezza ma attenzione: chi ti guarda conta poco, conta chi si aspetta di guardare. Alvaro Valentini Sacchini fonda la sua arte su una concezione spaziale atemporale, intesa come immensa riserva di energia cosmica. i dipinti, specie quelli materici, rivelano come d''incanto sensazione di fondo Lucio Del Gobbo Le linee e il segno aprono le visioni di Sacchini ad una spazialità sorprendente, introducendole in dimensioni extratemporali e metafisiche... verso una dimensione di spiritualità... sorretta nelle opere dall''effetto cromatico e luminescente della materia. Sergio Di Diodoro Nei quadri di Sacchini la fantasia deve avere libera espressione Con questa chiave di lettura bisogna accostarsi alle belle tele del pittore, Tiberio Cianciotta La policromia di Sacchini, unita ad una sorprendente spazialità, regala contorni prospettici di rara profondità. Sacchini imita solo se stesso. Anna Fusaro Il mondo di Sacchini è al caleidoscopio. Il suo reale si sfaccetta, turbina, svaria, non si lascia prendere vivo. Il linguaggio di Sacchini è un linguaggio composito, spesso discontinuo, ma tormentato come un occhio cieco. B. G. Minerbi Sacchini è un artista originale che cura molto i dettagli, sempre attento ad ogni stimolo esterno proveniente sia dal mondo artistico che da quello quotidiano; come un filisofo è in continua ricerca, scruta nel passato, ricollegandosi al presente e proiettandosi verso il futuro. Anche se si riallaccia a motivi su cui ha già lavorato, non è mai ripetitivo poichè ogni volta rinnova i suoi segni e le sue idee. Di carattere introspettivo raffigura gli stati d''animo ed è capace di una continua ricerca di tipo mentale che concretizza poi con il segno, alterna lavori pittorici che possono spaziare da compo- sizioni astratte costituite da elementi geometrici che creano con i loro tratti nitidi e ben definiti un completo controllo materico che è posto a metà tra la libertà creativa e la sua istintività naturale. I suoi quadri hanno un rigore logico esternato con un linguaggio fondato sulla ripetizione di segni ed elementi geometrici. Riesce a creare delle opere di una altissima godibilità fondendo elementi dissonanti come spirali, ritmi dinamici e sinuosi, con figure geometriche ben delineate. Nelle sue creazioni fantasiose i confini obbligati della tela non esistono, le sue forme coinvolgono in una tale maniera da riuscire a sbalzare l''osservatore in uno spazio dimensionale irreale basato sul rapporto, che nelle creazioni di Sacchini è inscindibile, tra sonorità musicali e linguaggio pittorico. M. Falleroni Sacchini non cambia rotta: il suo tenere la via è derivato da un''ottima bussola che gli indica i punti cardinali del colore, della materia, delle forme e delle idee...attiva con estrema cura le sue opere...sa che il suo fare procede con la quiete appena smarrita. Donato Conenna Credo, molto francamente, che Sacchini , "pur giovane essendo ed acconcio" all''arte, per dirla col Vasari, abbia già dato molto alla vita pittorica. Sacchini giovane, ma non troppo, si avventura da solo nei meandri più nascosti dell''informale quello strutturale-geometrico che è ancora più ostico nel linguaggio dell''astrazione informe. Si pone di continuo il problema della creatività e della originalità (incubo non solo notturno di gran parte degli artisti), riuscendo a dare un contributo notevole per le nuove soluzioni di luce e di prospettiva, semmai invocando quelle "linee di fuga" che non sono consone alla geometria solare, ma che appartengono a quella particolare geometria "per linee interne" che abbiano dentro e che gli artisti esprimono con i colori e i segni più autonomi. Sacchini si consente di tornare sovente sui luoghi delle prime figurazioni, naturalmente alla sua maniera, facendo, cioè, delle citazioni su se stesso, utilizzando quella simbologia dell''idea madre (che è alla base di ogni immagine, anche informale): così gli nascono sulle tele i "nuovi fiori", conformazioni infiorescenti, piante marine di una idea-madre dalla quale dipartono colori e intenzioni, segni ed emozioni. Noemi Gambini Maurizio Sacchini, artista teso ad una continua ricerca in cui luce e colore si fondono in un meraviglioso abbraccio di forme. La protagonista delle sue grafiche è la linea curva che quasi sempre assume la forza di una Spirale, quasi ad indicare un movimento perpetuo, direbbero alcuni, o a rappresentare l’età contemporanea, direbbero altri, dominata dai media elettronici che trasmettono attraverso sinusoidi. Sacchini possiede un concetto di spazialità che suscita meraviglia, dato che riesce a proiettare le proprie figure in una prospettiva quasi metafisica, dove esse assumono il magico valore dei simboli. Si tratta appunto di triangoli, cerchi e sinusoidi, che s’intrecciano rincorrendosi in un moto che tende all’infinito.