Claudio Brunello

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Note Biografiche Claudio Brunello, nato a Rossano Veneto (VI) nel 1954, l’anno successivo la sua famiglia si trasferisce a Torino. Nel capoluogo piemontese avviene la sua formazione culturale: nel 1972 si diploma vetrinista con il massimo dei voti, suo insegnante è Claudio Rotta Loria affermato artista piemontese. Contemporaneamente frequenta con una certa incostanza un corso di scenografia al Teatro Regio di Torino. In quegli anni gode della stima del critico d’arte Aldo Passoni allora direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino, frequenta gli artisti: Sergio Agosti, Bruno Zerbini e Conterosito. All’inizio l’arte di Claudio Brunello si manifesta nell’ambito dell’Optical Art con forte rigorismo formale. Nel 1973 vince il Premio “Cairoli”, concorso d’arte contemporanea, è più volte segnalato in diversi Premi d’Arte, viene invitato a partecipare alla realizzazione di una grande tela “Giovani per i Giovani”, eseguita dal vivo nella città di Chieri (TO). Nel 1974 è alla Galleria Giorgi di Firenze nella mostra “Piemonte Segno ‘74” curata da Aldo Passoni. Nello stesso anno si trasferisce a Bassano del Grappa dove tuttora risiede. Dal 1976 al 1983 smette di dipingere, ma non d’interessarsi d’arte contemporanea. Riprende abbandonando l’Optical Art ed avvicinandosi alla più libera Arte Informale con una forte e atavica componente segnico-simbolica. Nel 1988 è socio fondatore dell’Associazione Culturale “ACAV ‘88”, l’anno seguente fa parte della commissione artistica “Chiesetta dell’Angelo” spazio espositivo bassanese. Nel 1999 realizza e dirige all’interno del noto locale bassanese “Ottocento” uno spazio denominato “PAGINAPIEGATA” dedicato esclusivamente all’Arte contemporanea e alla cultura. Ne cura la programmazione fino alla chiusura nel Luglio 2007. Nel 2002 inizia il periodo tuttora in essere delle tele quadrate di piccolo formato, che singole o associate fra di loro nella fattispecie di cellule o tessere autonome creano possibili assemblaggi in continua mutazione. Dal 2008 si dedica all’arte a tempo pieno, ha esposto in Italia e all’estero, sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche. L’ultima mostra personale è alla PAGINAPIEGATA Art Gallery di Bassano nel 2007. Sposato con Daniela Scotton è padre di tre figli: Nicolò, Maddalena e Adelaide. Sito Internet: www.claudiobrunello.com

RECENSIONI

CLAUDIO BRUNELLO di Lara Lago Non c’è necessità di urlare, la volgarità meglio lasciarla a chi non sa usare bellezza e poesia per raccontare anche le brutture. Le formelle (piccole tele) sono allineate, piacciono all’occhio, non stridono e non inquietano, parlano, come un’armoniosa musica alla Mertens, Gerrard, Einaudi, Battiato, ecc. La tela si fa materia e la materia si fa palpabile. Ci sono strati di carta, cartone, sabbie, pomice, spugne e stoffe, la materia è graffiata e lacerata per lasciare intravedere il prezioso che c’è dietro e dentro. La pittura è libera, ordinata e coerente, come in una camera con un proprio ordine, di là dal disordine degli oggetti. Il fare artistico di Brunello è gesto, azione che rimane sotto la tela, mediata e portatrice di significato, astratta solo perché non rappresenta, ricca e attenta, come una farfalla che capta con le antenne le problematiche che aleggiano nell’attualità. Il colore utilizzato come una pasta densa, i materiali logori protagonisti dell’espressione, l’impiego di elementi comuni, corde e brandelli di quotidiani, frasi e pensieri, entrano nel quadro ad animarne la superficie. L’opera assume una qualità tattile e narrativa, proponendosi come frammento parte di una storia più grande, frazione di un intero. Sulla materia si posa il colore, come una pelle che porta ad una nuova nascita. Altre volte il colore è nella materia a lasciare che spesse superfici monocrome si manifestino, sopra di esse appaiono tracce, segni, alfabeti dimenticati, pitture rupestri e autografie tentativo di parola. Claudio Brunello ricerca un codice comunicante, in un continuo equilibrio di linguaggio che si bilancia tra evoluzione ed innovazione, continuo divenire di una carriera importante che affonda le sue radici nell’Optical Art della Torino degli anni ’70. Iniziato all’Arte fin da giovanissimo, si cibò dell’avanguardia italiana che sfociò nel Nuovo realismo di Rotella e Klein, nell’Arte Povera di Merz e Kounellis. Divenne il più giovane artista rappresentante il Piemonte alla Galleria Giorgi di Firenze. La sua produzione è vasta e curiosa, composta da pieni e vuoti che si uniscono, da periodi di creazione a pause di riflessione, guardare fuori, promuovere l’arte a piccoli passi, curando mostre, diventando esperto e mecenate di ciò che attorno all’Arte contemporanea non figurativa ruota. Collabora più volte anche con l’amministrazione comunale della sua città d’adozione, Bassano. Le pareti delle mostre, sono usate come superficie per delle istallazioni che presentano una valenza concettuale molto forte, una serialità del fare artistico che permette di smontare e rimontare un’opera variando ordine e dimensione, per un’arte che non si ferma mai. La ricerca dell’origine è un richiamo forte per l’artista. Il tribale con la combustione si evolve in religione, in passaggio continuo nella ricerca costante della perfezione. Vige la simbologia delle forme e dei numeri che superano l’astratto concepito come soggetto dell’opera. Le sue tele di forma rigorosamente quadrata sono spazio ludico, privo di una dimensione di lettura certa, un continuo gioco ricco di elementi quali: sabbia, tessuti usurati da molte mani, spugne, legni, carta, corde, fili e con graffiti ricorrenti che narrano criptici messaggi in un codice non ancora condiviso. Sono formelle usate come cellule che formano un corpo, come parole che identificano un concetto, come materici ideogrammi che uniti formano un estetico racconto. Atipiche meridiane occupano la superficie, testimoni di un accadimento avvenuto o forse auspicato. Impressiona tutto il percorso logico di Brunello, ammalia perché magnetico, scopre significati reconditi dentro ad ognuno dei suoi lavori, supera e contestualizza in verità personali ciò che gli esponenti dell’Arte Informale relegavano all’istinto di un attimo. Dicembre 2007

Mostre

Dal 1973 al 2008, sono troppe da elencare. L''ultima in essere, terminerà il 6 Gennaio 2009, è "Sguardi" mostra collettiva organizzata e curata dal portale BASSANONET.IT ed allestita al Centro Culturale Dieda di Bassano.