Stefania Bruno

Top Level

Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

CONDIVIDI

Stefania Bruno pittrice ennese inizia il suo percorso artistico a 17 anni, seguendo le orme del nonno Vincenzo, il quale le trasferisce l’amore per il bello. Stefania intraprende la pittura attraverso un linguaggio surreale, traducendo visioni oniriche e sensazioni in materia vibrante, fruibile agli altri. L’amore per la natura e lo studio approfondito di essa, portano l’artista a sperimentare nuove tecniche pittoriche, ed a confrontarsi con altri stili. La pittrice ha all’attivo numerose personali, collettive ed ha partecipato a concorsi di pittura e rassegne d’arte finendo con l’essere premiata più volte. Ha illustrato una fiaba per bambini di Vittorio Spampinato dal titolo ‘’La leggenda delle farfalle’’ E’stata recensita dalla D.ssa Cinzia Farina e dal Prof. Angelo Malaguarnera E’ presente su Avanguardie Artistiche 2008. Boè 2008. Sito internet: www.stefaniabruno.com e-mail: info@stefaniabruno.com

RECENSIONI

C’è sempre un punto, negli oli di Stefania, d’angolo e primo piano, da cui nasce la visione e a cui ritorna, come un viaggio circolare che dalle cose attraversa l’anima e si dilata, e alle cose riapproda colmandole di significato. Una presenza forte, intensamente materiale e accesa, che diventa insieme chiave e sigillo della rappresentazione. Una macchia fiorita, un ficodindia, un cespuglio d’erba – ma più spesso, con la carica sottilmente emblematica della natura morta barocca, frutta, agrumi e melagrane, conchiglie e coralli, legni dipinti e scolpiti, strumenti musicali, e soprattutto vasi. Oggetti cardine e radice, tanto levigati e splendenti da sembrare tagliati nella luce – tanto iperreali, a volte, da capovolgersi istantaneamente nell’immaterialità. Colti al confine, al passaggio. Da qui scaturiscono attimi folgoranti e visionari (non sogni, nonostante le citazioni onirico-surreali) che – condensando percezione ed emozione, memoria e pensiero – trasfigurano il reale. La dama bianca, Principesca, Sogno di una sagra di fine estate, dove il paesaggio architettonico si disfa nella ricchezza esplosiva della materia colorata. Dal caldo al freddo, dal rosso al sanguigno, al giallo, a una polvere d’oro acceso, al blu fino agli azzurri più tersi ed evanescenti – una gamma infinita di toni che il gesto veloce, ampio e sicuro, restituisce sempre al massimo grado di intensità luminosa. In altre tele, come Estate o Fiaba Siciliana, è l’estrema limpidità degli oggetti e il nitore tagliente della luce a generare, per eccesso, la trasfigurazione. In un contesto vagamente magrittiano (un Magritte diversamente accentato, femmina e meridionale), il colore spinto, tendente all’acido – apparentato per un verso all’arte sacra dei grandi manieristi e per un verso all’espressionismo dell’arte popolare – oltrepassa i limiti del reale, stravolgendolo nell’incorporeità. Una speciale metafisica, meditativa e carica di passione, che non ha bisogno della figura umana, tanto che a volte la ragione della sua sporadica rappresentazione sembra risiedere semplicemente nella necessità interna di un tono caldo offerto dall’incarnato. Un solo oggetto o una sola parete dipinta – si veda la ricchezza dell’impasto cromatico e luminoso nel Portone di Mineo, o Via Trieste – spalancano un universo e parlano da soli. All’interno della sua scelta figurativa dunque, Stefania non imita, né racconta. Potenzia ed evoca. Cinzia Farina

Mostre

Vernice Art Fair Forlì 2008 Teatro Garibaldi Enna 2008 (Collettiva) Galleria Il Tempio Palermo 2008 (Collettiva) Chiesa San Pietro Enna 2008 (Collettiva) Foxdazione Mazzullo Taormina 2008 (Collettiva) Pro-Loco Realmonte (AG) 2008 (Personale) Galleria Modigliani Milano 2007 (Mini Personale) Galleria Civica Enna 2002 (Personale) Cepu Caltanissetta 1999 (Personale) Non solo alive club Palermo 1999 (Personale)