Luciano Annichini

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Studi compiuti da KINIANNI (Annichini Luciano): liceo scuola degli artefici del nudo presso l’accademia di Brera (Milano); facoltà di architettura presso il Politecnico di Milano. Con la fine degli anni sessanta realizza le prime personali e collettive a Milano, Chiavari, Santa Margherita Ligure (http://annichiniluciano.jimdo.com/linizio.php), Lugano, Bruxelles, compiendo anche i primi tentavi d’inserimento nel mondo del design industriale (http://kinianni.jimdo.com). L’introversa natura e l’incapacità ad accettare i compromessi del mondo editoriale e produttivo lo orientano, dagli anni 80, a privata attività professionale come architetto; nel 1997 un grave incidente d’auto lo invalida sino ai primi anni del 2000; nell’imposto periodo d’inattività matura il ritorno alla pittura ed al design (http://annichini.jimdo.com); attratto dalla nuova realtà che ci prospetta la fisica quantistica, dal 2007 inizia la teorizzazione del figurativismo quantico con la produzione di opere volte presuntivamente a sollecitare la comprensione e l’interpretazione della realtà quantistica, attualmente essenzialmente esperienziale e di difficile formulazione per l’inadeguatezza del nostro linguaggio alla descrizione del “campo quantistico” (entità continua e presente ovunque nello spazio la cui principale caratteristica è il principio di non località). Attuata affidandosi interamente alle personali potenzialità vitali ed istintuali, con la rinunciando all'odierna concezione spazio-tempo, superate le sensazioni comunemente condivise della realtà oggettiva in quanto corrispondenti solo a coordinate di riferimento che il cervello utilizza per costruire la propria mappa mentale di ciò che lo circonda, le immagini, epurate per quanto possibile dalle "metafore" figurative che tendono alla semplice sostituzione della simbologia tradizionale od a costituirsi come nuove misure di realtà locali, vengono proposte come parziale rappresentazione della realtà delocalizzata istintualmente percepibile