Stefano Giacintucci

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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STEFANO GIACINTUCCI Pittore-Scultore PROFILO Nasce a Pescara il 1/10/1973 e sin da giovanissima età dimostra spiccata attitudine alla creatività; la sua vena artistica si forma e si sviluppa ulteriormente presso il liceo artistico di Pescara (dove si è diplomato con ottimi risultati), in cui inizialmente sperimenta e utilizza tutte le tecniche pittoriche, aderendo alla pittura figurativa e prediligendo paesaggi e ritratti. Sono anni in cui l’arte è per lui un iter di vita legato in modo indissolubile ad ogni sua necessità interiore: è, infatti, alla continua ricerca di un equilibrio tra la realtà e la sua verità simbolica; dipingere o scolpire, in poche parole “rappresentare”, per lui vuol dire osservare, cercare, scoprire intorno a sé in ogni angolo, in ogni sprazzo di luce o zona d'ombra la realtà per poi riprodurla, plasmata con la forza delle proprie emozioni. In seguito si orienta verso uno stile personale espressivo più intimista ed emozionale, pervaso da forme e ritratti di volti straniati e deformati; in essi la forma dell’anima si propone come un itinerario, che, quasi “mentis in Deum”, conduce ad una amara presa di coscienza della condizione decontestualizzata dell’uomo contemporaneo, in perenne bilico tra natura e cultura, tra universale e particolare, tra estetica ed etica… tra Io e mondo, insomma. Il desiderio di rappresentare cose nuove lo spinge ben presto, attraverso tecniche e stili più disparati, a nuove produzioni: passa dalla grafica più fredda in bianco e nero all’esplosione dei colori che si dispongono alla ricerca di un mondo incontaminato e luminoso… paesaggi, figure, ritratti, luoghi in cui eventi di semplice o significativa importanza, destinati a ripetersi ciclicamente, sono capaci, ad ogni reiterazione, di rinnovarsi in modo differente ed imprevedibile. Una svolta nel suo percorso artistico avviene con l’ingresso nel mondo della moda; l’esperienza professionale, lo ha portato infatti ad acquisire particolari competenze trasversali, versatili e creative. Ma è solo una piccola parentesi, e la pittura rientra prepotente nella sua vita con la forza di un fiume in piena che lo spinge irrefrenabilmente alla realizzazione di numerose opere; il 2015 rappresenta quindi la sua palingenesi, l’anno in cui la sua gelosa ritrosia lascia luogo all’incontro… e le sue opere piu’ recenti, si offrono ora ad altri sguardi.

RECENSIONI

Massimo Pasqualone Sul far della sera: le poetiche di Stefano Giacintucci Stefano Giacintucci vive il tempo dell’emozione attraverso la capacità di fissare gli attimi ed i momenti che il paesaggio dona all’artista, a volte sul far della sera, quando il peso delle emozioni si fa tsunami, a volte all’interno del secondo, quando l’eternità si manifesta e diventa epifania della vita, vita che solo l’artista, il vero artista, riesce a cogliere, pur nella frammentazione e nella frantumazione dei sentimenti. In questo angolo della coscienza si gioca il dettato pittorico di Stefano Giacintucci, da un lato avvinto da una decisa poetica della luce, dall’altro franto dalla sovrapposizione delle esperienze artistiche, perché ogni artista sa il qui ed ora della propria biografia esistenziale ed esperienziale che sempre si interseca con l’oggi e con la speranza del domani. Le poetiche divengono allora molteplici, si fanno esperienza di condivisione, perché ogni opera d’arte è sempre opera aperta, visione, previsione, assaggio di una intrinsceca emozione che l’artista, attraverso il colore, manifesta sulla tela. Stefano Giacintucci ragiona con queste dinamiche, mai dimentico che alla fine l’arte è la più grande possibilità di dire, di dire l’indicibile, di dire l’invisibile e renderlo visibile.