Maurizio Chianello

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Pittore e disegnatore, Maurizio Chianello nasce a Roma nel settembre del 1945 da famiglia di artigiani. Sin dall'' età di nove anni, sente già irrompere in lui l'' innata spinta verso forme creative e di espressione che lo accompagnerà per tutto il periodo dell'' adolescenza. Dopo essersi chiuso, dal 1961 al 1975, in una voluta “clausura” per poter meglio approfondire studi ed esperienze sulla tecnica dei grandi Maestri Fiamminghi da lui profondamente amati, esordisce nel mondo delle Arti Visive nel 1983 allestendo nella Capitale un’ importante mostra personale in Via Margutta, presso la Galleria “La Marguttiana”, dove presenta opere imperniate su complesse tematiche del vivere quotidiano, quali “Le lotte sociali”, “I drammi esistenziali”, “Le bolgie infernali” e le “Riflessioni sociali”, ottenendo dalla critica e dal pubblico notevoli consensi per l’ originalità delle tematiche svolte. In contrapposizione alla sua naturale tendenza verso espressioni figurative rappresentate con raffinata tecnica “manieristica”, riconoscibile, fra l’ altro, nella suggestiva serie “Appunti dalla Tunisia”, usa per più di un decennio l’ indirizzo “surrealistico” come veicolo di trasposizione al fine di poter intraprendere una vera e propria crociata moralistica nei confronti delle disfunzioni della società contemporanea, additando vizi e e peccati con opere di forte drammaticità, sapientemente condite da un sottile filo di polemica ironia, particolarmente visibile nella serie ad olio delle “Folli competizioni della vita”, nelle sue “Sanguigne” e nelle limitate opere seriali da lui prodotte. Inserito in oltre trenta Antologie e volumi d’ arte nonché nell’ Archivio Storico del “Kunsthistorisches Institut in Florenz” (Istituto Germanico di Storia per l’ Arte Italiana del Novecento), espone più volte a Roma, Ferrara e Napoli; è presente alle Fiere Internazionali d’ Arte di New York, Madrid e Londra con la Galleria Alba di Ferrara, partecipa a manifestazioni artistiche e collettive in varie città d’ Italia fino al 1989, anno in cui si trasferisce in Germania dove apre un nuovo Atèlier nella salottiera Città di Weilheim a pochi chilometri da Monaco di Baviera. Pur continuando a produrre e presentare il suo Surrealismo, ritiene momentaneamente concluso questo ciclo e torna ben presto alla sua “pittura colta” con opere di intenso lirismo che racchiude nella serie “Momenti di vita Italiana in un interno” ed “I fascini dell’ adolescenza” e che espone in varie città della Baviera. Il successo e l’ interesse suscitato da siffatta tematica e tecnica è tale che la stampa locale, dal “Suddeutsche Zeitung”, al “Bild Zeitung” di Monaco, al “Munchner Merkur”, all’ “Isair Loisachbote”, al “Weilheimer Tagblatt”, al “Rundschau”, al “Kreisbote” ed altri, nonché alla Rivista Internazionale d’ Attualità “Agorà Europa” edita in bilingue a Berlino e diffusa anche in Austria, Svizzera ed Italia, gli dedicano continuamente ampi spazi recensivi e servizi fotografici. Ormai conosciuto ed apprezzato in tutto il Pfaffenwinchel, inaugura nel novembre del 1991, nel centro della Città che lo ospita ed a pochi metri dal Museo Civico che ne richiede le opere, la sua “Kleine Pinakotek Chianello" (Piccola Pinacoteca Chianello), una esposizione permanente al pubblico della sua produzione, quale punto di riferimento e di incontro con la sua arte, il tutto in un elegante ambiente dall'' atmosfera prettamente Italiana, apprezzata e frequentata abitualmente dal Borgomastro, dal mondo culturale della Città e dalle Classi del Ginnasio Statale, quale elemento di studio. Benchè alcuni importanti impegni artistici lo trattengono continuamente sul posto, all’ inizio del 1993 chiude definitivamente la sua struttura espositiva per far rientro in Italia ed allestire in Roma il suo nuovo Atèlier ove poter meglio curare il rapporto con i suoi affezionati collezionisti e dar corso a quella nuova poetica che da tempo coltiva nella mente e che presenterà ai numerosi appuntamenti già pianificati nella Capitale. Questo nuovo ciclo, determinerà, nel fare dell’ Artista, la più lunga e sofferta pausa di ricerca e trasposizione delle sue tematiche che lo terrà impegnato per diversi anni, interrotta solo nel 1999 dall’ elaborazione, su richiesta, di una piacevole serie di “pastelli su ruvido” dalla tematica leggera, appositamente studiata per il decoro di interni e che verrà, successivamente, tradotta in un’ emissione multipla di stampe artistiche divulgate e commercializzate, per più di un triennio, dal Catalogo della “Albor Poster 2000” di Certaldo. Nel 2001 si defila, volutamente, dalla scena artistica e si trasferisce a Perugia con l’ intento di ritrovare quegli stimoli ed afflati che gli dovrebbero consentire la realizzazione di una inedita serie di opere dall’ irresistibile richiamo di Fiamminga memoria. Trascorre più di due anni nel suo Atèlier umbro in meditativa solitudine fino a quando sente improvvisa la necessità di dover far rientro a Roma al fine di completare l’ architettura mentale dei cromatismi e delle tematiche sino a quel momento sviluppate. Oggi lo ritroviamo ancora impegnato nella realizzazione del suo grande progetto al quale dovrà dedicarsi per diverso altro tempo, necessario, questo, al lento e certosino completamento delle opere in cantiere che verranno poi presentate in occasione di una grande mostra “personale” in Roma che sancirà, finalmente, l’ avvenuto rientro dell’ Artista sulla scena della vita culturale Italiana. SITO WEB: www.webalice.it/maestro.chianello

RECENSIONI

Le ultime opere di Maurizio Chianello rivelano uno spiccato interesse verso una pittura dall’ eco classico. Della fase precedente a questa, l’ era surrealistica, ha conservato di questo periodo l’ atmosfera sospesa, l’ atemporalità delle vicende che si narrano. Quello che queste opere emanano e trasudano, è un senso di libertà e di tentativo da parte dell’ Artista e, quindi, dell’ Essere di fuggire verso mondi nuovi, inesplorati, dove l’ uomo possa, finalmente, sentirsi libero e al di fuori di tutto quello che succede intorno, abbandonando anche la solitudine e la noia. Gli esseri che appartengono al mondo di Maurizio Chianello sembra che siano riusciti a fuggire ed a ritrovare il loro stato naturale di terre abbandonate e dimenticate. Sono esseri che appaiono incontaminati, usciti fortunatamente illesi da forze devastanti ed ormai scampati al pericolo. Uno di questi esseri che è uscito illeso da queste atmosfere, grazie alla sua purezza, è il bambino, sicuro e salvo da qualsiasi pericolo. Le figure che si presentano cariche di misteriose inquietudini e nello stesso tempo essenziali, hanno una materia il cui colore “quasi cristallino” si condensa o si alleggerisce intensificato dall’ attraversamento della luce che potenzia il fascino del loro mondo ambiguo ed allusivo. Il suo modo di dipingere ha la fortuna di muoversi con un linguaggio personalissimo, dove i riferimenti sono solo di ordine tecnico-pittorico. La pittura diventa così, per il Chianello, l’ unico mezzo per rappresentare la realtà e rappresentarla possibilmente nel modo più fedele, caricandola, però, di sentimenti poetici e di umana interiorità. Difronte ad una sua immagine avvertiamo il sentimento dell’ Artista nel decantare le forti emozioni che gli i vengono trasmesse da una certa situazione o da un’ atmosfera, per offrirci, attraverso il filtro della sua sensibilità e della sua malinconia, una figurazione plastica e poetica della realtà. Il suo mondo potremmo dire che, nonostante la sua rappresentazione fedele, è sospeso tra reale ed irreale, fra presente e ricordo; le sue opere attingono vita dalla sincerità del sentimento, comunicandoci emozioni attraverso l’ evocazione continua di una memoria di tempi e luoghi amati. Una delle opere più belle di Maurizio Chianello è “Il vecchio vasaio”. Qui, l’ Artista, dà il meglio di sè. Rappresenta la figura di un vecchio all’ angolo di una strada, tre bambini guardano con attenzione ed interesse le capacità artigianali dell’ uomo; un giorno cresceranno ed invecchieranno anche loro e la povertà che c’ è in Tunisia non gli permetterà altro che sfruttare le loro capacità espressive. E’ un’ opera amara, quasi ad esorcizzare la fatalità della vita il cui segnato destino possiamo ritrovare, chissà se esplicitamente voluto dall’ Artista, nell’ opera eseguita due anni dopo dal titolo “Il ragazzo del forno dei vasi”. Chianello è un artista contemplativo ed intimo anche se costretto dalla vita a contatti con il mondo drammatico e crudele, sà cogliere in ogni opera il profondo contenuto del sentimento del quale afferra l’ essenza per costruire l’ ossatura di una espressione artistica colta ed evoluta ed al riparo di compromessi.. CARLO OCCHIPINTI, Direttore dell’ Ente Biennale d’ Arte Città de La Spezia (1988) Artista versatile , di straordinaria sensibilità, brillantemente affermato in Italia ed all’ estero, Maurizio Chianello non ha bisogno di critica, diremo così, “confezionata” che sarebbe soltanto di comodo e, quindi, senz’ anima. Ha bisogno, invece, ed in maniera chiara ed aperta, che si possa e si debba parlare di lui e della sua attività artistica nell’ ottica di quella che meglio riflette e dà caratura alla sua maturità di pensiero ed espressione. Un impegno spiccatamente qualitativo i cui accenti diluiscono nell’ aria, col tramite di un naturale respiro. In tal modo, richiamato ed idealizzato, si può dire, prende forma e descrittività salienti un figurativo umano, lirico, incentrato fondamentalmente sul fatto di pensosa ricerca e, non di meno, della raffinata tecnica . Un assunto complessivo di valori, questo, sostenuto altresì da quel grande amore che il Chianello riversa ammirato sui famosi artisti di scuola fiamminga, specialmente. Ed è poeta dell’ Arte visiva, non di quelli - e sono tanti, purtroppo, al giorno d’ oggi - che si improvvisano o perché, qualche volta, riescono a guardare in alto pensando di intavolare discorso con il cielo! Chianello è poeta dell’ anima, è poeta di profonda umanità. Un’ umanità che egli sente e segue nell’ evolversi e nel maturarsi dei tempi. E’ poeta che, con tutte le sue forze, cerca di lenire il flusso di sempre maggiori sofferenze, rinunce, amarezze, e ribellioni di cui il mondo e le genti sono sempre più contagiate. E’ Artista del nostro tempo. La sua pittura è significativamente apprezzata anche all’ Estero; ad esempio, in Germania Federale, particolarmente nella Baviera, le sue opere hanno incontrato, con successo, il pieno favore del pubblico, sottolineato dal lusinghiero giudizio della critica. Una sua tra le più significative tematiche trattate, è la serie “Appunti dalla Tunisia”. Chianello ne ha captato le sensazioni immediate ed i caratteristici angoli tanto da crearne una suggestiva visione nella quale confluiscono i segni di momenti e scene di vita e di ambiente irripetibili. Osservatore acuto, Chianello ha saputo costruire e dare accenti popolareschi al “Vecchio vasaio”, al “Venditore d’ acqua”, al “Venditore di gelsomini”, al folcloristico”Mercato”, tanto per citarne qualche titolo delle sue impressioni raccolte e fermate sulla tela. Come si avverte, ed è bello ed interessante, l’ Artista romano ha tutto un suo straordinario mondo visivo ed interiore da suscitare e narrare come del resto fà e fà bene, benissimo, con temperamento ed in un clima di maturità ed originalità che ha, nel moderno, la sua ragion d’ essere e di contare. Il suo credo d’ Artista, ch’ è poi anche il suo travaglio operoso e creativo, lo porterà sempre più ed incisivamente a soffermarsi ed a trattare tematiche d’ attualità. Non voci sepolte e grida al vento che nessuno può raccogliere ed intendere, ma un contributo cosciente e concreto a dar vita ad un tessuto pittorico capace di ridare entità ed essenza ,oltre che calore umano, ai grandi valori della vita oggi caduti in disuso. In conclusione, con questa doverosa recensione che da tempo dovevo al Maestro Chianello, spero di essere riuscito a far rispecchiare, con l’ anima, tutta l’ abile professionalità dell’ Artista capitolino: pittore che dipinge con gli occhi del poeta, poeta che scrive con i colori del pittore. RINO BOCCACCINI, Critico d’ Arte, Giornalista (Ferrara, 1988) Ciò che risulta immediatamente ai nostri occhi non appena gettiamo lo sguardo sulla produzione del Maestro Chianello, sono le magnifiche opere dalla tecnica raffinatissima, peraltro da lui molto amate, espressa in momenti di intenso lirismo dov’ è esaltato il normale, il quotidiano, la vita di tutti i giorni còlta all’ interno della casa, con geniali e caldi rapporti luce-colore che in alcune opere assurgono all’ atemporale ove si fondono sogno e realtà. E pure se la tecnica impiegata e donata a profusione all’ occhio avido del critico e dell’ appassionato d’ arte è quella fiamminga per la perfezione della composizione, della luce e del colore sapientemente utilizzati e dosati, c’ è un’ altra radice della cui linfa si nutre l’ opera migliore del Chianello; intendiamo quella surrealista. Ma qui il contatto, indubbio all’ attento osservatore, è più rapido e, diremmo, superficiale, non ne costituisce l’ ossatura ma la connotazione, elegantemente espressa, dell’ assurdo, dell’ onirico che è presente nelle sue tele e che va inteso quale distacco dall’ ovvietà del reale, dall’ annotazione prosaica e, quindi, banale. Una ferrea a severa disciplina spaziale consente, inoltre, una fluida circolazione della luce che dà risalto e nitore alle forme realisticamente fantastiche che ora si affollan

Mostre

MOSTRE PERSONALI: 1978 ROMA, Club Universitary 1983 ROMA, Via Margutta, Galleria “La Marguttiana” 1983 ROMA, Galleria “Nuova Figurazione” 1983 ROMA, Marcellina, Palazzo Municipale 1989 WEILHEIM, Baviera, Foyer der “Vereinigten Sparkassen” 1990 WOLFRATSHAUSEN, Baviera, Foyer der “Loisachhalle” 1990 BAD TOLZ, Baviera, “Galerie Seidenstuben” 1990>1992 WEILHEIM, Baviera, “Kleine Pinakothek Chianello”, esposizione permanente 1992 AMBACH, Baviera, Kurzentrum “Wiedeman” in Lowensalon 1992 ROTTACH-EGERN, Baviera, “Hotel Bachmair” in Kaminizimmer 1993 STARNBERG, Baviera, Galerie der “Kreissparkass” 1993 ROMA, “Jolly Hotel”, Sala del 14° Rally di Roma MOSTRE COLLETTIVE: 1974 ROMA, Museo Africano, “Pittori Italiani per il Terzo Mondo” 1980 FERRARA, Castello Estense, “Trofeo Artexpò Estate ’80” 1980 FERRARA, 6^ Rassegna Nazionale “Cosmè Tura” (5° premio) 1980 FERRARA, 8^ Rassegna Internazionale “Premio Alba” (1° premio) 1981 ROMA, Sala della Protomoteca, attestato di “Pittore del Campidoglio” 1981 MILANO, Centro Internazionale d’ Arte “Sever”, 1° Premio Matisse 1981 AGRIGENTO, Gran Premio Nazionale “Targa della Concordia” 1981 NAPOLI, 19^ Targa d’ oro “Giulio Rodinò” (5° premio) 1981 NAPOLI, Sala del Cenacolo, 1° Grande Trofeo “Guglielmo Ara” (2° premio) 1982 ROMA, Palazzo della Cancelleria, Premio Internazionale di Cultura “La Pace” 1982 ROMA, Galleria Nuova Figurazione, 2^ Rassegna d’ Arte Contemporanea “Omaggio a Michelangelo Buonarroti” (1° premio) 1982 ROMA, Galleria Nuova Figurazione, “Premio Capitolium” (2° premio) 1983 ROMA, Hotel Massimo D’ Azeglio, Premio Internazionale “Europa, Pace, Progresso” 1983 PERUGIA, 1^ Biennale Umbra, Premio Internazionale “Il Perugino” 1984 ROMA, Premio Internazionale Italo-Greco “Ulisse” 1986 NEW YORK, Jacob Convention Center, “Fiera Internazionale d’ Arte” 1986 MADRID, Palacio de Cristal, “Fiera Internazionale d’ Arte” 1986 LONDRA, London Olympia, "Fiera Internazionale d’ Arte" 1992 GARMISCH-PARTENKIRCHEN, Baviera, Galerie Corneli in Kongresshaus 2001 ROMA, Piazza di Spagna, “Il Quadriportico”, “Pitture a confronto” (patrocinio Regione Lazio ed Abruzzo) BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: - Il Quadrato (Milano, 1979) - Grande Enciclopedia dell’ Arte Italiana Contemporanea (Ferrara, 1980-1983) - Antologia degli Artisti del Porta dei Leoni (Reggio Calabria, 1981 e 1982) - Pace 81 (Roma, 1982) - Europa, Pace, Progresso (Roma, 1982) - Albo d’ Oro degli Accademici Benemeriti (Roma, 1982) - La nuova Elitè (Roma, 1982) - Enciclopedia degli Autori del XX Secolo (Catanzaro, 1982) - Un’ opera d’ Arte a SS. Giovanni Paolo II per le Chiese nel mondo (Roma, 1983) - Quotazioni ed Aste della Pittura Italiana Contemporanea (Milano, 1983) - I Premiati nelle Arti, Lettere e Scienze degli Italiani nel mondo (Campobasso, 1983) - Men of Achievement (Cambridge, 1983) - Mani felici dell’ Arte Italiana Contemporanea (Agrigento, 1984) - Annuario Comanducci n. 2 (Milano, 1984) - Enciclopedia Mondiale degli Artisti Contemporanei (Bologna, 1984) - Guida al Collezionismo di Pittori Contemporanei in Campania (Agropoli, 1984) - Catalogo Annuale “Il Punto” (Catania, 1984) - Catalogo Internazionale di Arte Contemporanea (Ferrara, 1984 e 1985) - Maestri del XX Secolo (Bologna, 1985) - Proiezioni 1985 (Ferrara, 1985) - Dizionario Enciclopedico d’ Arte Contemporanea (Ferrara, 1986) - Catalogo Internazionale Tralli degli Artisti segnalati (Bologna, 1986) - Catalogo d’ Arte Internazionale “Selezione Italiana Novart” (Rieti, 1987 e 1988) - Maurizio Chianello: un’ ipotesi critica e breve monografia dell’ Artista (Penzberg (D), 1987) - Poeti in Europa (Bologna, 1987) - Leaderart (Perugia, 1987) - Guida allo studio dei Maestri dell’ Arte contemporanea (La Spezia, 1988) - Guida Nazionale dei Pittori e Scultori moderni e contemporanei (Ferrara, 1988) - Arteoggi (Ravenna, 1988) - Artitalia (Macerata, 1988) - Dizionario Universale Comanducci nn. 13, 14 e 15 (Milano, 1986-87-88) - La psiche del Frassino (Spicciarelli, Potenza, 1999) INTERVENTI SU QUOTIDIANI E RIVISTE: editi in Germania: Bild Munchen, Suddeutsche Zeitung, Penzberger Merkur, Weilheimer Tagblatt, Der Pfaffenwinkel, Kreisbote, Isar Loisachbote, Rundschau, Tolzer Kurier, Agorà Europa (Austria e Svizzera), Ammer Kurier, Wochenblatt Extra, Stanberger Merkur. editi in Italia: Il Tempo, Il Resto del Carlino, Il Giornale di Sicilia, Il Giornale La Sicilia, Teleuropa, Il Rinnovamento, La Voce di Ferrara, Il Risveglio del Molise e del Mezzogiorno, Orizzonti di Gloria, L’ Aniene, L’ Amico del Popolo, Artecultura. ADESIONI: 1983: aderendo all'' invito dell'' organizzazione Teleuropa per "Un'' opera d'' Arte a S.S. Giovanni Paolo II per le Chiese nel mondo", dona al Vaticano la tela dal titolo "Senilità" (1977) della serie "I drammi esistenziali" che, in seguito, verrà assegnata ad una delle sue Sedi nel mondo. 1984: aderendo al Manifesto promozionale della Pro Loco di Nazzano in favore del Centro Handicappati di Casalvaldiano (Viterbo), assieme ad altri Artisti, tra i quali Fazzini, Guttuso, Greco etc., dona all'' organizzazione una tra le più belle sue opere, "Gli Adulatori (2^ bolgia)" della serie "Le bolgie infernali" (1982), per essere messa all'' incanto in una serie di aste pubbliche ed il cui ricavato verrà devoluto al Centro stesso.