Luigi Laugelli

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Breve cronistoria di un "evento" Luigi Laugelli Nacque, mi piace pensare non a caso, nel conservatorio di "San Pietro a Maiella" in Napoli, di cui il padre era custode. Ricettivo, dotato di innata, morbosa sensibilità, non potè non rimanere "catturato" da "quella" particolarissima atmosfera di mistiche suggestioni e struggenti malinconie peculiari del luogo. L''incanto della musica e il fascino di tante opere d''Arte, patrimonio del Conservatorio,erano, come da lui stesso sostenuto, il quotidiano viatico per la sua anima "dannata"... L''imput espulsivo di un sacro fuoco interiore... E intanto disegnava, disegnava... non volendo rischiare di perdere nemmeno un attimo di "quella impellenza" che lo prendeva sopratutto, quando al calar della sera, con quotidiana regolarità, l''acido singulto di una civetta, sono sicura, gli piaceva pensare, sempre la stessa, dava il suo funebre addio al giorno appena trascorso... E scriveva... scriveva... odi alla vita. Ma... come dice il Collodi, e non solo lui, nella vita c''e'' sempre un... ma! Ignorando la sua inclinazione per l''Arte, gli fu imposto di frequentare il Seminario, con la precisa intenzione di farlo diventare prete. Interminabili anni di tortura! Prima a Colle di Val d''Elsa, poi a Siena e quindi in due seminari a Napoli. Ma dopo dieci lunghi anni, al culmine della sua preparazione sacerdotale,gettò l''abito alle ortiche! Cominciò così un nuovo percorso: errabondo, senza meta e senza alcun punto di riferimento! E tra uno sbaglio e l''altro, tassello per tassello, cominciò a costruire quella che sarebbe dovuta essere la sua nuova vita. Conseguito il diploma dell'' Istituto d''Arte, si diede all''insegnamento di materie artistiche; mai tralasciando la sua primaria attività: disegnare, dipingere, scrivere. Le tematiche?... La musica. La gioia. Il dolore. L''amore. la vita... sempre all''insegna di una viscerale sensualità e raffinato masochismo. costanti emozionali della sua creatività in fieri. Mai lo abbandonerà il ricordo struggente dei particolarissimi momenti trascorsi in Conservatorio tra le storiche melodie e i grandi ritratti ad olio dei musicisti da lui amorevolmente restaurati. E con l''inesorabile incalzare del tempo sempre più incalzante diveniva la sua voglia di realizzarsi come artista. Ma... ricordate il famoso... ma? Dovette ripiegare sulla cosiddetta "pittura commerciale"!... Opere ed opere... destinate agli Americani! Unico espediente che gli consentì di allontanarsi dalla famiglia originaria e mettersi in proprio; finalmente libero d''essere se "stesso"! Passò da uno studio all''altro; partecipò a qualche mostra collettiva, poi comune destino di ogni artista che si rispetti, finì a percorrere, selvatico lupo, "quel" solitario sentiero in bilico tra realtà e immaginario, dai più comunemente definito "del perdente" Col tempo, com''è l''uopo, il suo linguaggio ha subito le sue naturali metamorfosi senza nulla togliere ai complessi, raffinati contenuti. Protagonista eccellente del cospicuo bagaglio espressivo di Luigi Laugelli: il "pianeta donna", a cui lui, instancabile, settecentesco menestrello, continua a rivolgere le sue accorate invocazioni e lezioli lazzi, magistralmente barattando spazi e tempi dell''oggettivo reale con i propri dell''onirico-soggettivo, operazione intellettivo-emozionale che pur complessa, gli riesce fluida e naturalmente congeniale, ancora oggi nella sua non più "verdissima" età. Non credo si possa mai mettere la parola "fine" a quanto si voglia dire di tale, magistrale "istrione" della comunicazione. Collega in Arte con stima Antonietta Rotella

RECENSIONI

Presentazione critica RIFLESSIONI SULL’ARTE DI LUIGI LAUGELLI Il percorso creativo di un artista “ autentico “si caratterizza per una ricerca ,precisa e accurata, di un proprio percorso creativo che,poco a poco, prende forma in uno stile unico, capace di risultare estremamente emozionante. E’ questo il caso di Luigi Laugelli; pittore dalla cifra stilistica veramente inconfondibile, in grado di appassionare per chiarezza espressiva e per quella cifra intima e personale che lo ha caratterizzato fino alle opere più recenti. Scorrendo le pagine del suo sito internet ( www.luigilaugelli.com ) e i lavori proposti “ in permanenza “ presso la Galleria d’Arte “ Immagini Spazio Arte “di Cremona , se ne ha una ulteriore conferma, che si traduce in una sorta di “ emozione palpitante “, cioè una emozione che si ripete ogni qual volta si ammirano queste opere così cariche di pathos. In particolare , nelle sale di via Beltrami , nel piccolo centro della città di Stradivari, grazie alla cortesia dell’art -director dello spazio espositivo, abbiamo potuto ammirare , in questi giorni , due quadri che si riferiscono al ciclo delle “ Mutazioni “, argomento che, come c’insegna la storia della letteratura, è risultato tanto caro a parecchi autori; si pensi, ad esempio , alle celebri “Metamorfosi “di Ovidio, ma pure a Dante , che nll’inferno propone una sorta di “ trasformazione metamorfica “deidannati in base alla cosidetta Legge del Contrapasso. Ma Luigi Laugelli, occorre sottolinearlo con forza, propone una personalissima interpretazione del tema, presentandolo attraverso soggetti veramente originali. Nessuna cosa ,nella sua pittura , è dettata dalla mera casualità o dalla mera calligraficità, ogni elemento diventa una parte essenziale , verrebbe da dire intoccabile e immodificabile,di una composizione che risulta frutto di una ispirazione assolutamente degna della massima considerazione. Un ciclo davvero ricco di atmosfere pervase da una infinita concentrazione. I colori e le forme paiono infatti essere inseriti in un unicum meta-narrativo di notevolissima impronta “ panica “, che certamente non può lasciare indifferenti e che si carica di significati e significanti profondi, tutti da scoprire. E ciò vale , non solo per la serie di pezzi di cui facevamo cenno poc’anzi, ma per tutta la produzione di questo artista. Dr. Simone Fappanni ( studioso d’arte )

Mostre

Esposizioni 1946 Galerie D''Amelie, collettiva, Paris Galleria dell''Amicizia, collettiva, Roma Galleria Masini, Firenze 1949 Galleria J. Rosenthal, Amsterdam 1951 Schwicher art gallery, Firenze 1956 Galleria La Maggiolina, collettiva, Alessandria. 1958 Galleria l'' 88 , Roma Galleria Caver, mostra scambio,Torino 1959 G.A.I. galleria d''arte internazionale, collettiva. Firenze 1960 Galerie Heuff, Figurativ Art, Wassenaar (Olanda) Neuman Galleri, collettiva, Stoccolma 1961 Galleria "Claudette" (disegni) Firenze Gallerie Du Nord, Buenos Aires Galerie Camille Herbert, European Paintings, Montreal 1962 Galerie Chichio Haller, collettiva, Zurigo The Goodman Gallery, European paintings, New York Centro artistico San Babila, collettiva, Milano 1963 Galerie Saint-Placide, Paris Gallerie Muratore, Collettiva, Nice 1964 H. Sagert & Co, Italian painting, Berlin Galleria la Feluca, collettiva. Roma 1965 Galleria Piemonte artistico e culturale, collettiva. Torino Galleria Salvetti, Milano De Silva Gallery, Santa Barbara, CA USA 1967 Galleria La Lucerna, Collettiva di pittori napoletani, Napoli 1968 Galleria Ai Frati, II collettiva d''inverno, Lucca 1969 Galleria La Plaza, mostra artisti contemporanei, Lacco Ameno 1972 Kurtvall galerie, Luigi Laugelli, Berlin 1974-1980 L'' artista ha lavorato per le case d''asta di Viareggio, Milano Marittima, Abano Terme, Chianciano, Rimini, con contratti in esclusiva. 1999 Immagine Nea, Mostra Collettiva, Napoli 2004 FNISM 1° concorso di pittura estemporanea, Napoli 2005 La Clessidra (Maggio dei Monunenti), Pozzuoli Laugelli, Antologica fantastiqueur, Sale del Comune di Napoli, Napoli 2006 La Mediterranea arte, Capolavori in piccolo formato, Napoli La Mediterranea arte, 200 anni di grafica, Napoli La Mediterranea arte, Un'' arte: scomparsa la Pittura, Laugelli, Testa , Montanaro, Di Costanzo, Napoli Bellini Arte Expò, Cascina Pisa 2007 Immagini Spazio Arte, mostra permanente, Cremona Galleria Poliedro, mostra permanente, Trieste.