Francesco Dea

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Francesco Dea nasce a Napoli nel 1972. La passione per la musica e la letteratura lo portano, sin da giovanissimo, a frequentare ambienti artistici ed intellettuali, consentendogli di coltivare ed affinare una già naturale sensibilità artistica. Nel 2001, dopo aver condotto studi classici e giuridici, si avvicina d''istinto all''arte pittorica, dimostrando sin dalle prime creazioni di essere dotato di un particolare talento visionario. Caratteristiche essenziali della sua pittura sono le componenti profondità- movimento, ottenute grazie ad una suggestiva scelta delle tinte ed al sapiente uso delle sfumature, che s''intrecciano sulla tela e si discostano improvvisamente in sorprendenti esplosioni di colore. L''intento dell''artista è che la forza cromatica e l''intensità espressiva dei suoi dipinti siano dirette a colpire l''immaginario emotivo dell''osservatore, quasi a scuoterne l''interiorità più profonda dell''animo. Il metodo artistico che si riflette nelle sue opere suggerisce richiami all''Espressionismo Astratto ed alla pittura informale, traducendosi comunque in uno stile riconoscibile e dai tratti caratteristici.

RECENSIONI

..." Artista dalle intense e materiche invenzioni cromatiche"... M. GUIDA - giornalista ( Corriere della Sera) - ..." Giovane artista che sta sperimentando i percorsi dell''astrazione con esiti felici, non esente da una componente istintiva forte che lo attrae verso soluzioni sempre più formali, in cui riesce a suscitare le stesse emozioni che rimandano le esplosive, quasi psichedeliche, cromìe degli esordi. La sperimentazione di Dea si afferma come percorso verso un lirismo sottile ed una poetica risorsa contro i concettualismi di maniera"... G. NAPPA - critico e storico dell''arte - ..."Il lavoro di Francesco Dea si pone, nell’ambito della produzione contemporanea, come momento assolutamente autonomo rispetto a qualunque precedente suggestione, non lasciando mai lo spettatore in preda a quel fastidioso senso di dejà vu che spesso pervade l’osservatore di una creazione artistica nuova. L’assenza di ogni riferimento tecnico, di scuola, di ogni possibile richiamo ad un maestro o ad una corrente, consente una lettura dell’opera scevra d’ogni tentazione teleologica. L’opera di Dea, infatti, non va interpretata seguendo consueti percorsi finalistici che partono dalla prima per arrivare al suo significato. Va, piuttosto, subìta in un abbandonato naufragio che renda protagonista dell’esegesi la pulsione emotiva. Il rapporto con l’opera quindi è, e deve essere, assolutamente viscerale e passivo. Non è la tela ad essere oggetto di analisi, ma è lo spettatore, attraverso la tela, a compiere, laddove le si sia davvero abbandonato, un percorso introspettivo di notevole potenzialità catartica. Tale potenza evocativa, trait d’union caratterizzante ogni lavoro dell’artista Dea, è frutto del rapporto altrettanto viscerale tra lo stesso e la tela. Dea non dipinge le cose, né si abbandona al concettualismo geometrico, né è tentato dal rapporto razionale e percettivo tra il sé e lo spazio. Egli, piuttosto, rispecchiando quella che è la sua complessa personalità, in tensione tra una spiccata sensualità ed una struggente tensione metafisica, entra in un rapporto profondo con la tela lasciandole impresse sensazioni, emozioni, turbamenti, suoni, odori, sapori. Tutto avviene attraverso il rapporto con il colore, che tocca, tecnicamente, vette di pura eccellenza, e con la materia che, sotto la mano dell’artista, si accumula, si increspa, cede e si stende assecondando la forza emotiva, ancestrale, che la governa. Nessuna censura, nessuna provocazione, nessuna intenzione pedagogica o didascalica, nessuna denuncia sociologica o politica. Pura, forte, seducente istigazione all’abbandono ad un viaggio interiore. L'' artista, che con forza tiene fuori da sé il Mondo, torbido e capace di corrompere, rinvia agli infiniti altrove che sono dentro ogni spettatore. La tela, nella quale l’impulso emotivo viene cristallizzato un attimo prima di acquisire significato, perde la sua singolarità, diviene un numero indeterminato di opere d’arte che ha il suo limite esponenziale solo nel limite oggettivo dei suoi fruitori. È solo con il titolo che, quasi a tendere una mano allo spettatore naufrago, l’artista ha il suo cedimento nell’indicare un potenziale significato al suo segno. Il titolo diviene ultimo ed estremo grimaldello esegetico che lo spettatore è libero di adoperare o meno, consapevole del rischio che può comportare un naufragio guidato"... A. CANTELMO - critico dell''arte - ..." Travolge l’impulsività di Francesco Dea, espressa in cromatismi fervidi e intensi. Come fuoco i toni irrompono di fronte allo sguardo dell’osservatore, imponendosi per la centralità di ogni largo gesto che li detiene. Dea ha il grande pregio di ampliare l’orizzonte conoscitivo verso l’elevato linguaggio del colore motivandosi di una cardinale esperienza estetica. Formandosi non sul segno grafico ma sul largo gesto incisivo e attento alle espressioni psicologiche, ogni lavoro si arricchisce dello studio delle quantità luminose e delle qualità timbriche del colore..." A. SORICARO - critico dell''arte -

Mostre

2002 - Mostra collettiva - Spazio espositivo "Planet", Napoli 2002 - Mostra personale - spazio espositivo Planet", Napoli 2003 - Premiato alla XXVI edizione del Trofeo " Medusa Aurea", organizzato dall''Accademia Internazionale d''Arte Moderna - Roma 2003 - Esposizione Bazaar N.A.T.O, Napoli 2004 - Esposizione Bazaar N.A.T.O, Napoli 2005 - Mostra collettiva " Arte fra la gente", in piazza Carità a Napoli. 2005 - Mostra collettiva " Arte fra la gente", in via Chiaia a Napoli. 2006 - Mostra collettiva "''Arte al Vomero" - Galleria d''Arte " Merliani 137" - Napoli 2006 - Mostra collettiva " Napoli in movimento" - Galleria d''Arte " Merliani 137" - Napoli 2006 - Partecipazione alla selezione Seat " Pagine bianche d''Autore", ediz. 2006-2007 2007 - Finalista alla I ediz. del "Premio Merliani 137". Pubblicazione sul catalogo del concorso 2007 - III ediz. Premio Crociata XS per immagini minime - Pesaro 2007 - Partecipazione alla selezione " Pagine bianche d''Autore", ediz. 2007-2008 2007 - II ediz. concorso “Profilo d''Arte 2007” - Milano 2007 - Mostra collettiva " Assemblage sentimentale" - Centro culturale Zerouno, Barletta 2007 - Mostra personale " Atmosfere Artistiche " - Associazione culturale C.I.R.C.L.A., Pozzuoli 2008 - Mostra collettiva " 8 Marzo: Non Fiori Ma Opere ". Pubblicazione su catalogo della mostra.- Giu*Box Gallery, Napoli 2008 - Mostra personale " Arde una Fiamma " - Centro culturale Zerouno, Barletta 2008 – Mostra personale “ RedRoom ” - Associazione culturale C.I.R.C.L.A., Pozzuoli