RECENSIONI
RECENSIONI Diverse …….. Emozioni di dott.Luciano Lepri
Sonia Rosaria Mutti, milanese, particolarmente attenta alla tecnica nella costruzione del quadro è, da sempre, attratta dall’elemento femminile con il quale, e attraverso il quale, comunica la sua poetica, i suoi sentimenti, la particolare simbiosi che concepisce con il mondo floreale, dove sogno e realtà si confondono in compiaciute, icastiche visioni.
L’immagine e l’essenza di Maria Teresa Palitta
In quale latitudine, il mistero-donna, non ha il suo canto? Il sussurro e il grido emergono, dalle profondità abissali, per rendere partecipe il cosmo, e la creatura esplode, dalle sue membra, come luce primigenia di cui si coprí la terra e si popoló nell’urgenza estrema dell’amore. “Quello che voglio esprimere non è solo la parte estetica del soggetto, ma quanto c’è oltre la vista dell’occhio”. Il contrario ci stupirebbe, ed entriamo, nelle sue orme, nella cavitá dell’anima, per conoscere i segreti e gli estremi che fecondano l’opera’la quale nasce perché ha un di dentro da cui parte la dinamica. Cosí il fascino si adorna di ulteriori armonie: la raffinatezze fisiche diventano fuoco metafisico, in uno sfondo idoneo, che pone in risalto la figura. Alcune opere, ad effetto monumentale, costituiscono un emblema, in un periodo basato sulle formule nella cui profondità manca la certezza di osannare il classico. Cosí, in arte, le approssimazioni trionfano. Il desiderio di libertá, trova nell’Autrice un modello essenziale; e il superamento accademico trova l’eleganza con la quale il suggestivo e il reale diventano ala primaria per effettuare il volo. La forza che la spinge possiede l’incantevole linguaggio dell’essere che vieta l’apparire e determina il ruolo; manifestare la vita; essere testimone, immergersi, nel mistero-donna, essendo donna, con sembianze umane e linee sovrumane, da conseguire, sul modello antico e in prospettiva eterna. La figura trascende il bio-fisico e si impone per eleganza. È l’era moderna, le barriere sono abbattute. Il nuovo giardino della terra assomiglia all’altro, prima che Eva si svegliasse e sentisse la nuditá come tremendo castigo. La Mutti propone il pensiero attraverso il corpo, e si libra, invadendo la traiettoria, pervadendola di linfa, poiché questo è l’alveo nel quale discende il seme fecondante. Cosí, Magnolia e Ortensia percorrono le vie dell’Eden. Le sensazioni si intersecano alla linfa stessa e producono un effetto. È l’effetto dell’arte, immagine ed essenza; l’impalpabilitá e spessore tra gli equilibri linguistici del presente-divenire, ovattato e mai sommerso, perché riceva e si unisca al resto della Creazione. Il suo ricevere è luce, modulo perenne, ansia di cantare, attesa. Cosí, il paesaggio e i fiori possono arricchire la scena tratta dal vivo: l’olio su tela prevale sulla tecnica mista, e la neve, o la solarità del girasole, completano lo slancio stilistico e lo rendono multiplo, come la terra su cui la donna e l’habitat si fondono, in un impeto geniale, e sfociano la tenerezza, l’attesa, il poema dell’essere, il desiderio, il bacio, il castello, il parco, l’orientamento e l’ordine. Ogni tipo d’emozione è finalitá stessa delle cose che danno significato al mistero dal quale sono tratte. È il fenomeno d’Artista che propone se stessa, senza imporre, con la capacitá del suono che spezza le solitudini e oltrepassa i limiti per mostrare quanto c’è oltre la vista dell’occhio. Ci sembra straordinario il fatto che l’arte sia alfabeto universale e che esprima ció che passa, attraverso la memoria, per osannare la terra con le sue altitudini e le sue pianure. È un mirabile progetto, quello della Mutti: rendere palese la coscienza, attraverso il corpo senza veli, perché sia chiaro il linguaggio, e l’innesto abbia luogo, nella memoria altrui, come seme fecondante. Ella tende all’equilibrio e riassume, in un sogno, le capacitá dell’anima. Intanto l’amore spazia, si fa largo, emerge, a sfondo nero, e propone la diagnosi: un’estrema ricerca di libertá. Il proposito di sfiorare i vertici.