Ciro Palumbo

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Ciro Palumbo nasce a Zurigo nel 1965. Frequenta a Torino le scuole superiori di disegnatore pubblicitario e per alcuni anni svolge questa professione come grafico e poi come direttore artistico. La sua vera passione è comunque la pittura e, fortunatamente per lui, comincia ad operare presso una moderna “bottega d’arte”. Qui si forma come artista. Comincia così una lunga serie di sperimentazioni e ricerca che va dal 1994 ad oggi. Negli ultimi anni ha perfezionato la sua poetica, ha messo a fuoco il “mestiere” e come dice sempre: “… comincio solo ora a fare il pittore, poi si vedrà!…”

RECENSIONI

Vittorio Sgarbi LA CLASSICITA’ METAFISICA Ciro Palumbo è un affabulatore di momenti astorici e atemporali. Ci troviamo qui di fronte a una pittura dove l’ispirazione metafisica si esplica in un insieme immaginifico e surreale, in una messa in scena di elementi figurali che non riconducono a significati precisi. L’artista mette in atto un gioco plastico e visionario di presenze, che rivela esplicitamente una consonanza con Giorgio de Chirico e con Alberto Savinio. Dal primo, Palumbo ha ereditato la bella stesura pittorica, il senso geometrico della struttura spaziale, e da Alberto Savinio il modo curioso di ammiccare con le immagini, in un gioco voluto e ben calcolato di contraddizioni. La caratura concettuale di queste composizioni è decisamente intensa, ma questo non basterebbe a reggere una disamina critica, se non si basasse su un intingolo pittorico che privilegia i toni intensi e senza sfumature, applicati con maestria sulla struttura narrativa del disegno preparatorio. Meditativo nel procedere, questo artista usa i colori acrilici ma, come spiega egli stesso, il primo abbozzo nasce dal colore ad olio. Capace di esaurire tutte le potenzialità della tavolozza, le sue velature controllano ed esaltano la stesura cromatica, che gioca sempre di contrappunto fra tono e tono. Ogni quadro rievoca la classicità in un assemblaggio apparentemente incongruo di elementi compositivi plasticamente forti. È un impianto che poggia su elementi figurali tipici della metafisica dechirichiana, interni geometrici, sfondi naturali, sculture marmoree, ruderi e colonne squadrate, ma anche sul giocoso accostamento a balocchi colorati, barchette, palloni, e tasselli da costruzione. Lo spazio che circonda questo mondo colorato è però ampio e in gran parte abitato dal vuoto, che allude ad assenze senza ritorno. Sono architetture senza tempo, dove la qualità pittorica si rivela in una delineazione estremamente precisa, senza sbavature. Pittore di tradizione, che si rifà evidentemente alla lezione psicanalitica sulle simbologie oniriche, egli non insiste tanto sull’immaginario archetipico, quanto sull’esplicitazione freudiana dell’inconscio, sull’esplorazione del rimosso. I suoi sogni sono costruiti a tavolino, come la narrazione di una irrealtà ormai acquisita alla consapevolezza. Sono fiabe colte che si avvalgono dei reperti della Grecia antica, quella dei viaggi e degli assedi omerici, ritrovati in tutto il loro sapore fiabesco, quindi provocatoriamente estranei a una seriosa lettura critica o filologica. Infatti, e in modo persino ossessivo, egli ripete in molte composizioni il tema dell’isola, già caro a Böcklin, ma non più tanto nel significato intimista, privato e nevrotico di un sogno da cui non si riesce a uscire, quanto piuttosto col gusto di una citazione, di un omaggio ai maestri e ai poeti che hanno ripreso quel tema, trasformandolo in una sorta di metafora dell’esplorazione e del tentativo di appropriazione dello spazio. O forse questa inquietante presenza in mezzo al mare non è neppure una citazione culturale, quanto piuttosto il senso di una meta utopica, fortunatamente irraggiungibile, di un viaggio nella conoscenza di sé, dove conta molto di più il percorso dell’arrivo. In questo consiste anche il senso del fare arte, che si fonda proprio sull’inesauribilità della ricerca, sulla natura incompiuta della creazione umana. La classicità metafisica di Palumbo ci fa dunque riflettere sulle ragioni stesse della nostra cultura così radicata nel Mediterraneo, nel rapporto fra il cielo il mare e la terra, fra il passato e il presente, fra la delusione e l’illusione, fra la follia e la ragione.

Mostre

ELENCO MOSTRE 1994 Collettiva d’autunno Galleria Pais Paizon - Piedimonte Matese (CE) 1994 Collettiva Palumbo/Cimieri Galleria Pais Paizon - Piedimonte Matese (CE) 1995 Piedimonte oh cara! . Personale Galleria Pais Paizon - Piedimonte Matese (CE) 1995 Personale di Ciro Palumbo Centro Culturale “Sandro Pertini”- Orbassano (TO) 1995 Personale di Ciro Palumbo Cerreto Sannita (BN) 1995 Il tempo immaginato . Personale RoccaMedievale - Palazzo del comune di Castellina in Chianti (SI) 1995 Ciro Palumbo a Ricavo . Personale . Romantikhotel Tenuta di Ricavo - Castellina in Chianti (SI) 1995 Fuori il sogno . Personale Associazione culturale “F. Conti” - Alpignano (TO) 1995 Telethon 95 . Collettiva Art for Europe Banca Nazionale del Lavoro - Torino 1996 Vicenza Arte ‘96 - Va Mostra mercato di Pittura 1996 Segnali di vita . Personale Circolo ufficiali - Torino 1996 Arte ‘96 . Padova Fiere . VIIa Mostra mercato d’Arte Contemporanea Galleria Punto arte - La Spezia 1997 Personale di Ciro Palumbo Malum Granatum Chiesa di San Gregorio, Cherasco (CN) 1999 L’Artista Armato . Personale di Palumbo Atelier - Verona 1999 Personale Show Room La Vita - Torino 1999 Personale di Palumbo La Galleria - Pordenone 1999 Fantasie d’autunno . Collettiva Show Room La Vita - Torino 2000 Artisti a Torino . Ia fiera mercato d’Arte Contemporanea Palazzo Nervi - Torino 2000 Collettiva Galleria Aquarius - Cremona 2001 Arte 2001 . Padova Fiere . Mostra mercato d’Arte Contemporanea Galleria Tecne - Ponte di Brenta (PD) 2002 Expoarte Montichiari . Xa Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Falpa Promozione Arte - Bergamo 2002 Forlì Fiera . Salone d’Arte Moderna e Contemporanea Falpa Promozione Arte - Bergamo 2002 Collettiva Galleria Patio Art - Monaco (Francia) 2003 Vicenza Arte . Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Falpa Promozione Arte - Bergamo 2003 Il Viaggio, il Sogno . Personale Associazione culturale “La Materia e la forma” – Bari 2004 Expoarte Montichiari . XIIa Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Falpa Promozione Arte - Bergamo 2004 L’Atelier degli Angeli . Personale Barghini Fashion - Pistoia 2005 Personale . Ia Rassegna d’Arte Contemporanea Villa Colombaia – Ischia 2005 Expoarte Montichiari . XIIIa Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Falpa Promozione Arte – Bergamo 2005 Prima Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Malpensa Falpa Promozione Arte – Bergamo 2005 Expoarte Bari. Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Greco Arte – Bari 2005 Mostra collettiva, “33 Artisti. I giudizi di Sgarbi” Artincontri – Torino 2005 Mostra personale “Il pittore delle Isole” Palazzo Marchini – Giaveno (TO) 2006 Mostra mercato nazionale d’Arte Contemporanea Genova Greco Arte - Bari