Teodolinda Varisco

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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TEODOLINDA VARISCO in arte L50 Nata e vive a Monza dove insegna. Figlia di MARIO VARISCO futurista, allievo dell’I.S.I.A. (“Scuola d’Arte Europea” come la definisce la R. Bossaglia) e poi di Brera. Teodolinda ha modo fin da bambina di incontrare l’invito bonario del padre che la zittisce e con rigore la invita a dipingere, o meglio ad esercitarsi al tratto, dopo aver visto questo o quel luogo. Tale lezione la insegue fino all’incontro con il Priore di Barbiana (n.d.a.: don LORENZO MILANI) e poi con il confronto con altri maestri di Idee. L50 compiuti gli studi magistrali continua a dipingere e ha un’esperienza significativa di lavoro in fabbrica che la arricchisce, comprende così “il mestiere di vivere” e la forza della vita la trasmette in arte!. Forza anche a contatto con la natura della montagna mettendo le mani sulla roccia con tanti compagni che hanno scritto belle pagine nella storia dell’alpinismo. Nelle produzioni giovanili si rifà a ROUAULT, poi l’esito formale risente di un cromatismo acceso che si avvicina all’espressio-nismo tedesco della Scuola del “Ponte”, “Die Brucke”. Realizza colate laviche di colore che richiamano al gusto forte dei “Fauves” francesi. In molti soggetti c’è l’insistenza a descrivere come gli espressionisti della Scuola di Dresda la “soggettività” dell’uomo che deve andare verso gli altri contro quella morale, ancora oggi diffusa, attenta al solo “Scopo”, o “Interesse”. “La grandezza dell’uomo è di essere un ponte, non uno scopo” (Scuola di Dresda). La brutalità in certi tratti dell’impasto che risulta materico per lo più contornato da toni neri ci indica l’incisività di quel tratto che è immediato: gettato direttamente dal tubetto ed impastato con le dita... E’ davvero una pittura “primitiva” che somiglia ad un antico graffito. In ultimo L50 si è dedicata ad esperienze surrealiste e Dadaiste ed in molte sue composizioni l’utilizzo di materiali di recupero indica un bisogno di ampliare l’espressività di un tratto che cede ora a: colonne di giornale, sassi del mare, ossi di seppie, arbusti o gusci di echinoderma e fili elettrici sempre lì su un supporto bidimensionale che definitivamente si trasforma a contenere delle “immagini Meta-scultoree”... Questa della Varisco è l’esperienza più pura di chi non inventa “tutto”, ma trova già in partenza. PARKINAS diceva che “L’arte nasce dallo stupore per la sacralità della vita e della Natura!” e così Teodolinda ha affermato questa sacralità in ogni sua tela cogliendo e definitivamente fermando il “verum”. La pittrice ha accolto appieno la lezione di BENEDETTO CROCE (in “Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale”): “Ogni vera intuizione o rappresentazione è insieme espressione... Lo spirito non intuisce se non facendo, creando o formando. Chi separa l’intuizione dalla Espressione non riesce mai a congiungerle”. Si può concludere con una frase di VINCENT VAN GOGH “Il pittore del futuro è il pittore colorista come non c’è ancora mai stato.” Segue una presentazione di CRISTINA MARCHETTI, critico e storico dell''arte "GAUGUIN, IL PADRE STORICO Teodolinda è unica: sfugge, Ella qualunque categoria espressiva morale o storica per essere semplicemente se stessa dopo un’intuizione di verità e in ogni sua opera ricomincia dall’inizio. E’ come se ogni volta che dipinge, si riflettesse daccapo nella sua nuova opera come in uno specchio per trovare un inizio e una fine nello sviluppo dell’intuizione che l’ha condotta al momento creativo così come alla sua conclusione. Ed ogni fine è anche un nuovo inizio: un percorso continuo nella progressiva chiarificazione dei propri intenti estetici. Gauguin si comportava nella stessa maniera: troppo “fauve” per essere dichiarato realista, troppo colorista per essere un artista dell’espressione, troppo “art nouveau” per definirsi primitivo; semplicemente Gauguin, se stesso. Il recupero del primordiale, del puro gesto segnico, della scultura tradizionale negra sono tutte tappe iniziali volte a dimostra re l’unicità di un fare arte nel quale Gauguin ritrova le sue radici e riafferma un valore nuovo in cui riflettere il proprio vissuto espressivo ed estetico; è come se ad un tempo rileggesse la storia che lo ha preceduto trovandone però un superamento per riproporla in una veste nuova con una lettura personalissima che dà come frutto ultimo un capolavoro. E’ il caso della tela dalle ampie dimensioni “D’où venons nous, que sommes nous, où allons nous?” (1897, 141x376cm, olio su tela, Museum of Fine Arts, Boston ), la più emblematica di Gauguin ,anche perché non a caso venne prodotta nell’anno stesso del tentato suicidio, in un momento dunque di profonda prostrazione interiore. L’andamento ciclico di questo mirabile affresco del mistero dell’esistenza umana se da un lato ricorda la linea fluida e appassionata della “Primavera” di Botticelli dove il gesto di Mercurio è richiamato dal gruppo delle donne che raccolgono la frutta, d’altro verso questa magnifica allegoria vive di vita propria nell’affermazione dell’ineluttabilità ciclica della vita fatta di nascita, dolore, amore, morte e nella conseguente affermazione della futilità di ogni pensiero. Gauguin stesso la definirà “opera filosofica” ,tagliando corto con coloro che volevano ad ogni costo attribuirle significati alchemici o trascendenti. L’arte è solo ciò che appare ed essa è sempre frutto di una mancanza, di una sofferenza. Tale concetto era già stato ben espresso otto anni prima nel “Christe jaune”, mole piatta, statica su di un fondo assolutamente plastico, decentrato rispetto alla prospettiva tradizionalmente intesa. Pie e devote, alcune contadine bretoni; nella loro primitiva semplicità ringraziano solo di essere al mondo; Cristo è per tutti. Questa democraticità della spiritualità in cui ogni animo predisposto naturalmente alla religiosità può di per sé abbeverarsi alla fonte di salvezza di Cristo, l’uso dei colori reso con campiture accese liberamente accostate, il gesto estetico reso alla portata di chiunque abbia il più piccolo desiderio di accostarvisi, un’arte nata da una sofferenza. Sono questi tutti elementi presenti nell’opera di Teodolinda che medita sul significato dell’esistenza e si pone la domanda “da dove veniamo?”, sempre rimanendo fedele a se stessa. In quadri come “Partenza” (1997, olio su tela, 50x90cm) e “Promontorio verso l’assoluto” (1997, olio su tela, 50x70cm), una sola è la protagonista: la creatura umana che confrontandosi con la magnificenza della natura espressione della divinità che pervade l’intero universo, si domanda la ragione del proprio esistere e la meta del proprio spirito errante: come le contadine bretoni contemplavano il Cristo giallo, così l’uomo si sprofonda nella contemplazione della natura, delle onde marine o di un piccolo lembo di terra bagnato dai flutti si chiede quale sia il proprio posto in tanta vastità e vede le meraviglie che il creatore ha plasmato. Ma l’uomo, così come nell’allegoria di Gauguin non è mai staccato dalla natura, accetta semplicemente di farne parte in un ciclo ineluttabile e inscindibile con il destino che Dio ha scelto per lui. Oltre l’orizzonte che divide il cielo dalla terra e lascia presagire l’eterno in “Partenza” lo sguardo va a cercare l’universo senza confini e il senso del tutto. Per poi scoprire di averlo già dentro se stesso. Dr.ssa CRISTINA MARCHETTI (Storico dell’Arte, Editorialista)"

RECENSIONI

Prof. GIOVANNI BALCONI, docente filosofia, responsabile Istituzioni Culturali Milano Prof. PIER FRANCO BERTAZZINI, storico e critico dell''arte (già Sindaco di Monza); Prof. FRANCO GIULIO BRAMBILLA, docente di antropologia, Preside Facoltà Parallela della Facoltà di Teologia dell''Italia Settentrionale. Prof.ssa GABRIELLA CATTANEO, docente di storia dell''arte sacra alla Facoltà di Teologia dell''Italia Settentrionale. Prof. ALBERTO COZZI, docente di metafisica alla Facoltà di Teologia dell''Italia Settentrionale. dr. CARLO FRANZA, critico dell''arte. Prof. PIER ANTONIO MANCA, già Preside Istituto Sperimentale d''Arte di Monza e Liceo Artistico Primo dr.ssa CRISTINA MARCHETTI, docente - critico e storico dell''arte. giornalisti: Prof.ssa SABRINA AROSIO, editorialista "Il Cittadino", settimanale di Monza) dr. GIULIO LADI, giornalista "Il Messaggero" Prof.ssa CLAUDIA SALA, editorialista "Il Cittadino della Brianza", settimanale di Monza) Recensita dai seguenti quotidiani nazionali: "La Nazione", "Il messaggero", "Il Giorno", “L’Unità”, “La Provincia - Como", "La Provincia - Sondrio", Il corriere dell''Umbria", "Il corriere di Viterbo", "Avvenire". Settimanali: "Il Cittadino, Monza", "Il Cittadino della Domenica, ed. Brianza", "Centro Valle - Sondrio", "Il settimanale di Como", "Il Giornale di Vimercate", "Il Giornale di Monza", "MonzaSette", "Esagono". "Il Segno", "Milano Sette".

Mostre

2002 PIONA - OLGIASCA DI COLICO (Lc), Sale Esposizioni dell’Abbazia Cistercense di Piona“Theotokos-Madre di Dio”, Patrocinata dalla Diocesi di Como, Comunità Monaci Cistercensi e dall’Associazione Culturale Técne Art Studio. 2001 CANTU'' (Co), Palazzo della Permanente di Cantù, su invito di: "La Permanente Mobili". Patrocinata da: ProCantù e "la Permanente di Cantù"; curata e allestita da Técne Art Studio. TODI (Pg), ex-Chiesa della Santissima Trinità, “Preghiera di Natale di Mons. Luigi Serenthà (1938-1986, Rettore Maggiore Seminari Milanesi)”, [Patrocinata dall’Amministrazione Comunale e dalla Diocesi di Orvieto-Todi (presentata il 23 dicembre 2000 dal Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, Mons. GRANDONI)] MONZA (Mi), Centro Culturale Mons. Valentini, “I cavalli dell’Apocalisse nella nostra vita non vi sarà più notte”, [Patrocinata dalla Arcidiocesi di Milano e da Técne (Associazione Culturale ONLUS di Monza); presentata il 24 marzo 2001 dal Prof. PIER FRANCO BERTAZZINI, Critico e storico dell’Arte - Preside International School - exSindaco della Città di Monza] MONZA (Mi), Centro a rotonda di San Biagio di Monza, Patrocinata dall’Arcidiocesi di Milano, Zona Decanale di Monza ((presentata il 24 marzo 2001 dal Prof. PIER FRANCO BERTAZZINI, Critico e storico dell’Arte - Preside International School - exSindaco della Città di Monza - e dalla Professoressa GABRIELLA CATTANEO DI CIACCIA, Docente di Storia dell’Arte Sacra presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e Facoltà di Teologia Italia Settentrionale) 2000 CIVITA DIA BAGNOREGIO (Vt), Sale Esposizioni del Quattrocentesco Palazzo Alemanni “Itinerari”, Patrocinata da: Comune di Bagnoregio, Provincia di Viterbo, Assessorato alla Cultura. ALESSANO (Le), Mostra Giubilare Mariana presso il Museo Internazionale Mariano d’Arte Contemporanea, Fondazione don Tonino Bello ”Regina dei Profeti”, “I volti di Maria, segno e bellezza dell’arte”, (a cura del critico d’arte Prof. CARLO FRANZA e del Vescovo di Molfetta S. E. Mons. VITTO DE GRISANTIS). Patrocinio: Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Alessano, Diocesi di Molfetta, Diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca, Arcidiocesi di Lecce. ORVIETO (Tr), Sale Esposizioni del Chiostro di San Giovanni, Complesso Polifunzionale della Provincia di Terni - Circondariato di Orvieto, “Itinerari” (Patrocinio: Presidenza e Assessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia di Terni e dalla Diocesi di Orvieto-Todi (presentata il 12 agosto dal Vicario Episcopale Settore Cultura della Diocesi di Orvieto-Todi, Mons. ERALDO ROSATELLI) BOLSENA (Vt), Chiesa di San Francesco di Bolsena “Itinerari”, [Patrocinio:: Amministrazione Comunale e Diocesi di Orvieto-Todi presentata il 20 agosto dal Vicario Episcopale della Diocesi di Orvieto-Todi, Mons. ROSATELLI]. VILLASANTA (Mi), Sale Esposizioni Villa Camperio, “Exodus” , [Patrocinio Assessorato alla Cultura del Comune di Villasanta, Provincia di Milano]. ASSISI (Pg), Chiesa di Santa Maria delle Rose “Lamprotes Theotokou” nella , su invito di +SERGIO GORETTI, Vescovo di Assisi che l’ha presentata, [Patrocinio: Diocesi di Assisi, Gualdo Tadino e Nocera Umbra, Commissione Beni Culturali di Assisi e Capitolo della Cattedrale di San Rufino] realizzata da Técne AArt Studio. FOLIGNO (Pg), Sale Capitolari del trecentesco Chiostro di San Giacomo “Viaggi, Su Alte Vie” su invito di +ARDUINO BERTOLDO, Vescovo di Foligno. [Patrocinio: Commissione Beni Culturali di Foligno, Capitolo dell’insigne Chiesa Giubilare di San Giacomo] realizzazione e allestimento di Técne Art Studio. 1999 SPOLETO (Pg), Sale Esposizioni "Il Turrione", “Je ne regrette rien!”, [Allestimento Técne]. MONZA (Mi), ex-Filanda dell’Antico Convento delle Grazie di Monza, Basilica Giubilare Zona Decanale Monza. “Epainos” Sacralità della Luce [Patrocinio: Arcidiocesi di Milano, Coordinamento Centri Culturali Cattolici] VILLASANTA (Mi) Scintille dalla Casa del Padre Mostra Personale Sale Esposizioni della Villa Camperio nel complesso del Fondo Camperio, Centro Storico di Villasanta, Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Villasanta. ORVIETO (Tr), Antico Convento di San Giovanni Su invito della Provincia di Terni. “Pollini e scintille” [Patrocinio: Diocesi di Orvieto-Todi, Assessorato alla Cultura Provincia di Terni]. CONCOREZZO (Mi), Sale Esposizioni della Villa Zoja, “Pollini e scintille, immagini dell’Ineffabile” [Patrocinio: dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Concorezzo]. 1998 VILLASANTA (Mi), Sale Esposizioni della Villa Camperio, “Eidos” Immagini delle Idee [Patrocinio: Arcidiocesi di Milano, Assessorato alla Cultura del Comune di Villasanta]. RAPALLO (Ge), Sale Esposizioni “Le Arcate” (Auditorium Clarisse) nel complesso dell’Antico Convento di Santa Chiara, “Pleroma Mistica della Luce" [Patrocinio: Diocesi di Chiavari i, Assessorato alla Cultura del Comune di Rapallo, Provincia di Genova]. MILANO, Rotonda della Corsia dei Servi, Insigne Basilica di San Carlo al Corso “Aletheia Nostalgia dell’origine (Lavori in corso)", Milano. 1997 MILANO, Cripta del Bramantino nel complesso dell’Insigne Basilica Prepositurale dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano, “Psyché” Immagini dello Spirito su invito Centro Culturale Nazarianum. 1996 MONZA (Mi), Sala della Cultura di Monza, Mostra - scenografia di “Volti di donne” in occasione del Convegno “La donna a Monza”. MONZA (Mi), Arengario, "Presepi in Arengario" [Patrocinio: Comune di Monza, Assessorato cultura, Provincia di Milano]. 1995 MILANO (Mi), Fiera di Milano, "Natale in Fiera, mostra di presepi" [Patrocinio: Comune di Milano, Assessorato cultura, Provincia di Milano, I.R.R.S.A.E.]. 1994 MILANO (Mi), Fiera di Milano, "Presepi in Fiera" [Patrocinio: Comune di Milano, Assessorato cultura, Provincia di Milano, I.R.R.S.A.E.]. 1991 Conventi Carmelitani di Italia, Spagna e Francia, Mostra Itinerante di quadri raffiguranti la VITA DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE, organizzata in occasione del quarto centenario della morte di San Giovanni della Croce. Le tele di L.50, raffiguranti la “Notche Oscura ed i Peccati capitali”.