Giovanni Piazza

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Ho incontrato l’arte (la pittura) in avanti nell’età, quando con mio nipote più grande abbiamo iniziato a scarabocchiare fogli su fogli. A lui piaceva ma devo dire che cominciò a piacere anche a me. E così abbiamo cominciato a sperimentare un po’ di tutto, passando dalla matita al pastello, alla biro, ai pennarelli, all’acquarello e via via fino a giungere all’olio. Peccato che il piccolo poi mi abbia abbandonato. Nella realtà, un incontro con l’espressione visiva e con il colore già l’avevo avuta quando vivevo a Finale Ligure e, a maggio, le varie chiese organizzavano per la Madonna processioni, con strade interamente ricoperte di petali raffiguranti i vari tematismi della religione ad essa legati. Ricordo che i risultati erano buoni. Poi eccomi qui, giovane nonno a cominciare qualche cosa di nuovo, che mi appassionava ma che non conoscevo. E così ho cominciato a frequentare i corsi di pittura organizzati dall’Università Aperta di Imola e tenuti dai “prof.” Giovanni Bellettini (Scultore) e Nevio Bedeschi (pittore) che ringrazio molto. Sono loro che, con una pazienza mostruosa, sono riusciti a farmi imbrattale tele in modo coerente. Sono bravo? Non lo so, ma quello che faccio mi piace, mi appassiona, mi rilassa e spesso piace anche agli altri e per questo merita di continuare. Cosa faccio, anche questo non lo so, o meglio, faccio quello che mi piace, che mi ispira, che per me è bello, insomma sono diversi i temi che cerco di perseguire dai paesaggi agli astratti, dall’olio alla grafica digitale, sempre cercando di trasmettere le stesse emozioni che sento dentro di me. Altri dicono che le mie opere cadono nell’impressionismo, nel surrealismo, nella metafisica, non lo so sono contento che se ne parli ciò significa che qualche cosa sto lasciando. Il mio motto? “Sono così avanti che se mi guardo indietro vedo il futuro (anonimo?)” Ciao a tutti Giovanni