Simonetta Satta

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Simonetta Satta è nata a Sassari. La sua attività di artista è iniziata nella città natale. Da circa un triennio opera anche nel suo studio cagliaritano. Pittrice autodidatta, partecipa a mostre collettive e rassegne d’arte. Racconta con i suoi colori emozioni e ricordi. Le opere esposte costituiscono la sintesi della sua storia d’artista. Si notano i segni del suo figurativo post impressionista ed informale per giungere quindi rapidamente all’astratto. Pur riconoscendo la sua vocazione per questo modo di trasmettere sentimenti ed emozioni, Simonetta Satta non rinnega il passato informale, volentieri ripercorrendone le tracce. Racconta così della sua voglia di vivere, conosce e sapere: con i colori vivi, senza sottintesi o pudori. Alcuni dipinti sono presenti nella galleria espositiva del Corso Vittorio Emanuele a Sasssari.

RECENSIONI

Forse nella tela della Maschera/Autoritratto, costruita con tocchi rapidi e approssimativi di verde e rosso su fondo cangiante composto cromaticamente di stesure giustapposte dal blu cupo al rosso acceso, si può cogliere un segno della sofferenza dell’uomo moderno. Le maschere sono sempre state sottese ad “assolutizzare” in vari modi la rappresentazione di qualcosa. Le maschere rituali in legno rivestono un ruolo significativo in molte parti dell’Africa nera e della Melanesia; nell’antichità le maschere erano mezzi per identificarsi con un essere sovrannaturale, tanto che si riteneva derivassero dal dio dell’ebbrezza Dioniso. In Estremo Oriente sono notevoli le artistiche maschere di legno adoperato nel teatro No. Nell’espressione amara della bocca e negli occhi chiusi della sua Maschera/Autorittratto, Simonetta Satta trasmette la sensazione del nulla cosmico leopardiano che accompagna l’uomo moderno vicino al poeta di Recanati. Secondo il medesimo filosofo recanatese esiste la consapevolezza del peso e della sostanza rimessi lungo la vita di ciascuno nelle illusioni e nell’immaginazione, sino a quando nella maturità esse finiscono per ridimensionarsi e spegnersi. La resistenza a tale dolorosa considerazione dell’esistere non muta la realtà neppure di fronte a censure consolatorie. Wally Paris Schiettezza e spontaneità stanno alla radice di tutte le creazioni pittoriche di questa artista sarda, che dalla sua natura così sincera ed autentica sa trarre sempre con fedeltà i motivi della ispirazione di artista versatile e ricca di umanità. Nella sua pittura traspare la fantasia delle forme e del colore che accende il suo estro. Ogni opera è un racconto quasi astratto che, con pennellata fluida, gioca con il colore fra i blu, i gialli, i verdi, i rossi e sembra voler dare una dimensione visiva alla riflessione interiore – tanti frammenti di una vasta, colorata e ancestrale immagine della sua terra, ripescata nello sconfinato mare della memoria. Tore Cogoni

Mostre

MOSTRA TITOLO LOCALE PREMI LOCALITÀ ANNO Collettiva Rassegna Galleria d’Arte Porto Torres 1999 Collettiva “La Donna nel Mondo del Lavoro” Salone Vigili Urbani Sassari 1999 Personale Portico Calia S.M.Navarrese 2000 Personale Teatro Civico Sassari 2001 Personale Galleria Messaggerie Sarde Sassari 2001 Collettiva Premio Italia Padiglione Tavolara Capraia 2002 Personale Locali Comune Nule 2002 Personale Locali Comune Bitti 2002 Collettiva Colori d’Italia 2002 Padiglione Tavolara Premio Pubblica Istruzione Sassari 2002 Collettiva Arte Donna 2002 Padiglione Tavolara 1° Premio Sassari 2002 Collettiva “Grazia Deledda” Locali Comune Sassari 2002 Collettiva Premio Gronchi 6° Premio Firenze 2002 Biennale 8° Gran Premio 100 Nomination Sezione Pittura Palazzo delle Arti I.S.O.L.A. Sassari 2003 Personale Palazzo Pes – Villa Marina Tempio Pausania 2003 Personale Sala Duce Sassari 2003 Collettiva Primavera d’Arte Padiglione Tavolata Sassari 2004 Collettiva XXIV Premio Firenze Palazzo Vecchio Fuirenze 2006 Personale Colori di Sardegna Mulino Salacrist Bormio 2007 Personale Museo “Casa Attori” Pualilatino 2007