Daniela Baldassari

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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Daniela Baldassari, nata nel 1955 a Roma, dove vive e lavora, è pittrice, scenografa e scultrice. Ha esposto in mostre personali e collettive dal 1985 ad oggi in Italia, Venezuela, Inghilterra, Brasile, Francia e Stati Uniti. La sua produzione artistica scaturisce da una lunga ricerca creativa che, iniziata nella Facoltà di Architettura di Roma, continuava in varie botteghe di artisti, in Italia e Venezuela, dando vita ad una tecnica molto personale tendente alla costante mutevolezza delle forme e dei colori, al variare della luce o della posizione dell’osservatore. Le dimensioni delle sue opere vanno dai 10 cm x10 cm, fino agli 80 mq di dipinto realizzati per la scenografia della commedia “Il petto e la coscia” di Indro Montanelli. È illustratrice di rubriche letterarie di quotidiani e riviste e ha prodotto copertine ed illustrazioni di libri poesia e narrativa. Hanno scritto di lei critici italiani e stranieri tra i quali: Lorenzo De Pompeis , Elio Mercuri, Bruno Regni, Teodulo Lopez Melendez, Vinicio Romero Martinez, Ivonne Briceňo, Jerjes Morán, Rafael Montes De Oca Martinez,, Euridice Castillo. • Alcune sue opere sono pubblicate in internet ai seguenti indirizzi: http://www.xseven.it/artisti/artebaldassari http://www.pittoriequadri.it , http://www.itinerariodellarte.it/artista-contemporaneo-148-Baldassari-Daniela.htm http://www.artemotore.com/artisti/artista.asp?id=1641 • Ha realizzato scenografie per la televisione e per il teatro, in Italia e in Venezuela, tra le quali: “Sulle ali della poesia” di Silvio Spaccesi: lo spettacolo prendeva spunto dalla mutevolezza dei colori e delle forme delle opere di Baldassari che erano esposte in scena ed illuminate una ad una accompagnavano, con i loro cambiamenti, la recitazione e il canto dei pezzi artistici più diversi. “Il petto e la coscia” di Indro Montanelli per la compagnia teatrale “Silvio Spaccesi” al teatro “Colosseo” di Roma “Notte da pinguini” di Andrea Monti, per la compagnia teatrale “Bumba Bumba” al teatro “Dei Satiri” di Roma “Autogestione” di Andrea Monti, per la compagnia teatrale “Marte 2010” al teatro “Teatro 2” di Roma “Caffè Italia” ,scenografie con opere esposte in scena. per il talk show del canale televisivo 4ª rete • Illustratrice della rubrica letteraria del quotidiano “El IMPULSO” quotidiano di Barquisimeto –Venezuela, dal 1985 al 1995 • Illustratrice della rivista bimestrale culturale Eureka (anno 1992 / 93) • Illustratrice della rivista mensile “Diario Romano” 1998 / 99 / 00 • Ha curato numerose copertine ed illustrazioni di libri di poesia e narrativa, tra le quali: 1) Teodulo Lopez Melendez “Los albumes son libros en blanco cuyas hojas se llenan” edizioni Universidad Centro Occidental de Venezuela. 2) Teodulo Lopez Melendez “Mestas” edizioni Universidad de Los Andes Merida Venezuela 3) Giuseppe Miceli : “Daniela”, edizioni A. Primerano.

RECENSIONI

L''AVVENTURA DELL''ALCHIMIA (…) È nella lettura dei risultati che risiede l’interesse nell’opera di Daniela Baldassari, pellegrina nell’ignoto delle reazioni fisico chimiche dei composti impiegati; nell’espressione visiva delle sue intuizioni, la sorpresa comportamentale dei prodotti usati riveste un ruolo fondamentale nella sua identità artistica. E così, contro fondi disegnati secondo geometrie figurative simboliche, oniriche, evocanti stimoli o memorie sepolte, i colori gocciolano, scorrono e s’ingrumano, s’incrociano e compongono, formano immagini che danno vita a figure di una realtà biomorfica pienamente affidata alla fantasia del fruitore; una fantasia incessantemente alimentata dalla natura scientifica degli impasti chimici scelti per la sua tavolozza da Daniela Baldassari. Si, perché se prima di lei una delle più frequenti preoccupazioni degli artisti era la “stabilità” coloristica dei quadri, (…) con Daniela Baldassari la preziosità del quadro è quasi sempre affidata alla mutevolezza temporale delle tinte; rosa che, secondo la luce del giorno, si trasformano in oro o in granata o in violetti. Si tratta allora di giochi alchemici per dare un’anima palpitante alla materia, sconcertare l’occhio del visitatore che aveva già individuato un significato, o scovato un’espressione vivente nelle figurazioni crittografiche… Infatti, negli intrecci coloristici apparentemente astratti, con la stessa immaginazione che, da bambini, ci faceva scorgere animali fantastici nelle nuvole, o nelle rocce, occhi diabolici nella brace, sotto la cenere del focolare, fra le gelatine acriliche che incrostano le sue tele, si rivelano figurazioni anatomiche sublimate, si colgono espressioni umanizzanti clandestine; se a queste dissimulate verosimiglianze vitali si aggiunge la cangianza dei colori… ecco il miracolo dell’alchimista che fa vivere persino i prodotti delle moderne tecnologie. (…) LORENZO DE POMPEIS “Quando Daniela passeggia per la vita, zittendo le grida e scrivendo silenzi, riflette nella sua particolare pigmentazione lo spirito precursore della dialettica hegeliana. Tutti i colori partono dallo scoppio della calma, ampliano l’azione di movimenti opposti e terminano nello stesso luogo da cui sono cominciati… La policromia perfetta e attentamente lavorata, irradiando la congiunzione dell’antagonismo nell’armonia e viceversa, costituisce l’essenza della ricerca di Daniela Baldassari….” JERJES MORAN - VENEZUELA NELLO SPECCHIO L’ARCHETIPO "Sempre di più sono colpito dall''emozione che la ricerca creativa di donne suscita in me con la "presentazione" perentoria, perchè poeticamente determinata, di immagini che sono allusioni a temi brucianti dell''esistenza. Daniela Baldassari è nel solco di questa ricerca, con una sua personale visione e un suo linguaggio che costituisce in questo orizzonte un punto definito e di indubbia suggestione. Le immagini viste sulle pareti gremite dello studio, viste una per una, nel ricordo si alzano in volo sulla mia testa a comporre un paesaggio, una volta bellissima, una grotta tra luce e ombra, o forse un grembo materno dilatato a cielo. Non so ancora darmene conto, ma è certo che l''atto remoto col quale nel tempo immemorabile l''uomo ha affermato la sua presenza e collocato le pietre e gli animali della vita, come altri nel ciclo, in una rete fittissima di corrispondenze tra corpo e cosmo, ritrova, nel lavoro di donne una sua definitiva incarnazione. La materia piegata con energia e dolcezza estrema a significare le cose minute del sentimento umano, anche quando ha desiderio di volare via per spazi infiniti. Daniela ha trovato - nel suo essere donna - qualcosa che è nella memoria profonda della specie umana e l''ha riportata a vivere nel presente e agire nella trasfigurazione di un mondo altro. Memoria che filtra tra le trame imponderabili del sogno ed è immagine di un vissuto che conosce il dolore, ma costruisce continuamente gioia e gioia di vivere. O almeno ne fa sentire assoluta e irrinunciabile la necessità. Creazione - che trae senso dalla maternità, da quel vivere il mistero nel grembo e nel sangue del nascere e del morire che della creazione è il segno. Creazione inesauribile di forme germinali e cosmiche, per via di tutte quelle fantastiche cellule che si dilatano in cosmo, che dipinge con colori puri, precedenti l''incarnazione in forme e fa proliferare nello spazio a portare la vita; il "calco" quasi fossile della vita; il gesto, la materia che si fa elemento di spiritualità, presenza dell''anima come sommerso in un continuum ininterrotto, oltre ogni differenza - in una solitudine e tristezza immensa - Mest-izia "impronta" dalla quale ricomporre l''identità perduta. Grumi - prima che cellule - come congelati - nel colore che si fa opaco in attesa di luce. Il coinvolgimento che apre a rilevamenti, a scoperte, a suggestioni che non trovano spiegazione ma che ti prendono. Crateri, frammenti di corpi celesti, spaccati di roccia, alvei di fiumi, sedimenti di acque e di vulcani, esplosioni perdute di cui ci arriva l''eco e il suono da distanze incommensurabili in un vortice che è memoria profonda, ombra di tempi lontanissimi, di vastità dimenticate, che emergono da fondali infiniti di Oceano. Io non so, non so darne una ragione, forse perchè troppo fragile il filo della ragione per legare il cumulo di presenze, come in "Ragione", questa schiarita che è rinuncia e perdita; corpo in un frammento dilatato a natura, a luogo in cui si condensano eventi, dove l''"invisibile" preme ed è condizione di "visibile". È che nella ricerca di donne oggi avvertiamo - deciso, irrinunciabile – il tentativo di esprimere stati di coscienza diversi dalla percezione ordinaria, che danno accenno al piano – il suo essere maternità – germinativo, archetipale della realtà. L’occhio è indotto a correggere il fuoco, ad appuntarsi su un particolare, e ci si rende conto che il rapporto tra questa traccia umana e l’immensità circostante, comincia e definisce la possibilità che ha l’uomo di cancellarsi e di identificarsi con il cosmo, per vivere al di là della sua psiche e apprendere, nello specchio della sua quiete interiore, l’archetipo. ELIO MERCURI

Mostre

Alcune delle mostre realizzate: 1985 Personale: Galleria “ Los Barrancos” – Caracas (Venezuela) Collettiva: Galleria “Club Santa Paula” – Caracas (Venezuela) 1986 Personale: Galleria “Felix” – Caracas (Venezuela) Collettiva: Galleria “I Salon Anual de pintura del cuerpo de Bomberos “ Caracas Venezuela 1987 Collettiva: Art expo New York (USA), Circulo Militar de San Cristobal, Venezuela Collettiva: Galleria “ Casa de la Cultura Coro Venezuela 1988 Personale: “Reflexiones” Galleria “Lea” Barquisimeto Venezuela Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela 1989 Personale: “Color y Formas” Galleria “Antonia Arte” Caracas Venezuela Personale: Galleria “Museo Tessari Rizzo” Caracas Venezuela 1990 Collettiva: Galleria “Michelena” Caracas Venezuela 1991 Personale “Mestizia” Galleria “Lo Sguardo” Roma 1992 Personale: “ Nello Specchio L’archetipo” Galleria della sala Consiliare di Ardea – Roma Personale: “Arte delle vibrazioni” Ardea Expo’ Ardea – Roma Collettiva: Galleria Premio Arte Italia “Accademia di Romania” Roma Collettiva: 7º Rassegna di Arte contemporanea e cultura “Re di Roma” Assessorato alla Cultura del comune di Roma 1993 Collettiva: Galleria : “Nello specchio l’archetipo donna” Sala Delle Esposizioni della Banca d’Italia -Roma Teatro “Colosseo” Roma: “Sulle ali della Poesia” esposizione dinamica di opere in scena. Teatro “Colosseo” Roma: Pannelli scenografici per “Il petto e la coscia” di Indro Montanelli 1994 Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela Collettiva: 9º Rassegna di Arte contemporanea e cultura “Re di Roma” Assessorato alla Cultura del comune di Roma 1995 Collettiva: “Premio Primavera” Palazzo dei Priori - Perugia “Caffè Italia” ,scenografie con opere esposte in scena.Talk show del canale televisivo 4ª rete Teatro Dei Satiri – Roma: Scenografia di “Notte da Pinguini” Comp. Teatrale “Bumba Bumba” 1996 Teatro Due - Roma: Scenografia di “Autogestione” compagnia teatrale “Marte 2010” 1997 Collettiva: “Itinerary” “Contemporary Italian Artists at the Harrow Art Center” Londra Inghilterra 1998 Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela 1999 Personale: Centro Culturale “Il Simposio” – Roma 2000 Collettiva “ Bahia Itinerari 2000” Aeroclube Plaza Show, - Bahia – Brasile 2001 Collettiva “Premio Capitolium” Villa Marignoli - Roma 2002 Personale: Mostra Antologica permanente sale de “Il quadrifoglio” –Roma 2003 Personale: Mostra Antologica permanente sale de “Il quadrifoglio” –Roma 2004 Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela 2005 Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela 2006 Personale: Galleria “Los Barrancos” Caracas Venezuela 2007 Personale: “Associazione culturale “A.C.U.M.E.” Roma. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all''estero. Premi ricevuti Premio “Roma Arte e Lavoro” 1993 Assessorato alla Cultura del Comune di Roma Premio “Arte Italia”1992 Accademia di Romania – Roma Premio Annuale “Salón Lea” 1988 Barquisimeto, Venezuela,